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Cronaca Noventa Padovana

Plateali offese agli agenti, poi una lettera di scuse "salva denuncia"

I fatti risalgono al novembre del 2020. A distanza di oltre due anni una donna di 56 anni ha scritto una lettera al comandante della Polizia locale scusandosi. Ha evitato guai giudiziari e ha risarcito i vigili con 600 euro

Prima le offese, il rischio denuncia, poi le scuse ufficiali e un risarcimento. Aveva insultato pesantemente i vigili di Noventa Padovana, apostrofandoli come "m.... senza cuore". Ma di cuore gli agenti ne hanno invece dimostrato fin troppo, accettando le scuse della signora insieme a un risarcimento di 600 euro, che le ha consentito di evitare un procedimento penale per oltraggio a pubblico ufficiale. 

Cosa è successo

Protagonista dell'episodio, risalente al novembre 2020, una cinquantaseienne di Noventana fermata per un controllo mentre si trovava alla guida della sua Mercedes Classe A. Alla richiesta dei documenti ha dichiarato di non avere la patente con sé, lasciando credere di averla dimenticata a casa. Ai vigili sono bastati pochi minuti per verificare che il permesso di guida le era invece stato revocato tre anni prima. E' quindi scattata la sanzione insieme al fermo amministrativo del veicolo. Ma non è finita qui: la donna ha chiesto agli agenti "come favore" di lasciarla guidare almeno fino a casa. All'inevitabile diniego, si è scatenato il finimondo: urla, minacce e offese irripetibili all'indirizzo del personale in divisa. Si è arrivati alla svolta bonaria. La vicenda si è chiusa solo pochi giorni fa, con una lettera di scuse e la proposta di risarcimento che i pubblici ufficiali hanno deciso di accettare, in base a una recente normativa che permette in questo modo di estinguere il reato. Il procedimento ha coinvolto anche la Giunta comunale, chiamata a esprimersi sull'accaduto. 

Il commento

«Abbiamo deliberato di chiuderla qui – spiega il vicesindaco e assessore alla sicurezza Nicola Cannistraci – dopo averne parlato con il comandante Mario Carrai, che ci ha spiegato come la signora fosse sinceramente pentita e gli stessi agenti avessero chiesto di non infierire. Un gesto di magnanimità per cui vanno ringraziati, perché andarci più pesante sarebbe stato nel loro diritto. I nostri vigili svolgono ogni giorno un lavoro duro, esponendosi al pericolo per servire la comunità. Il rispetto, dovuto a tutti, nei loro confronti è dovuto doppiamente. Chi offende le forze dell'ordine non dimostra solo la propria maleducazione, ma commette un grave reato che prevede, giustamente, conseguenze pesanti».

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