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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo ospedale, consiglio provinciale l'opposizione abbandona l'aula e blocca il voto

I consiglieri Fecchio, Recaldin e Sabatino sono usciti facendo decadere il numero legale per la votazione dell'intesa, con i relativi emendamenti, e del mandato a Soranzo per la firma

Si è conclusa con un nulla di fatto, la seduta straordinaria del consiglio provinciale convocata per giovedì sera nella sala consiliare del palazzo della Provincia in piazza Antenore. All'ordine del giorno, l'approvazione dell'accordo sul nuovo ospedale di Padova e la delega al presidente della Provincia, Enoch Soranzo, alla sottoscrizione del documento. 

SALTANO I NUMERI E L'ACCORDO. In aula, tanto Soranzo quanto i dirigenti Stefania Malparte e Luigi Rizzolo hanno sottolineato come il testo in questione non sia l'accordo di programma di cui si è discusso in questi mesi, bensì un'intesa tra enti pubblici. Un documento meno vincolante, non definitivo, senza varianti urbanistiche e previsioni di spesa. Quattro ore di discussione, nel corso delle quali sono stati approvati 5 emendamenti proposti dalla maggioranza al testo inviato dalla Regione, tra i quali l'impegno a giungere ad un vero accordo di programma, sottoscrivibile solo previa approvazione del consiglio comunale di Padova (cosa che non potrù accadere prima di almeno sei mesi). A questo punto, i consiglieri dell'opposizione, Andrea Recaldin, Mauro Fecchio e Luigi Sabatino hanno abbandonato l'aula, facendo saltare il numero legale. I consiglieri hanno accusato Soranzo e la sua maggioranza di voler far slittare i tempi, bloccando il nuovo ospedale per mesi.

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SORANZO. "Ero e rimango convinto che l'area più idonea per il nuovo poliniclico ospedaliero universitario di Padova sia quella dell'Aeroporto Allegri. Nonostante tutto, anche giovedì sera in consiglio provinciale stavamo per votare sì (seppur con emendamenti) al via al testo di accordo da sottoscrivere per Padova Est - San Lazzaro, e quindi passare dalle parole ai fatti - ha commentato Soranzo - tutto vano perché i consiglieri provinciali Recaldin Andrea, Fecchio Mauro e Sabatino Luigi hanno voluto lasciare l'aula al momento dell'ultima e decisiva votazione, far saltare il numero legale e quindi far saltare il mandato a sottoscrivere l'accordo trasmesso dall'Azienda ospedaliera per conto del presidente della Regione Luca Zaia. Si poteva segnare, seppur con tutte le scadenze e precisazioni, un punto di svolta, dando il via finalmente al procedimento per la progettazione e realizzazione del nuovo ospedale di Padova, ed invece proprio da coloro da cui ci si aspettava la spinta propulsiva è arrivato lo stop".

BITONCI. "Soranzo dovrebbe dimettersi - ha detto l'ex sindaco leghista di Padova Massimo Bitonci - perché è chiaro che la sua maggioranza non ha i numeri. Ieri (giovedì, ndr) abbiamo visto il tentativo di spostare a dopo le elezioni la firma dell'accordo di programma attraverso degli emendamenti che volevano sia spostare la zona da Padova est all'aeroporto Allegri sia aumentare il periodo e portarlo a dopo giugno. Oggi potevamo essere in Regione Veneto a firmare l'accordo di programma se non ci fosse stato il blitz dei giorni scorsi, insieme al rettore dell'Università, Rosario Rizzuto, all'Azienda ospedaliera di Padova, allo Iov e al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, anche con il parere negativo del consiglio provinciale".

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