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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Isolati sulla neve e infreddoliti, salvati dal soccorso alpino

Brutta avventura ieri per due padovani di 35 anni che sono andati a fare una gita in montagna ad Asiago, ma, senza un'attrezzatura idonea per le insidie tipiche dell'inverno, sono andati ben presto in difficoltà

Poteva avere conseguenze gravi una gita in montagna effettuata da due ragazzi padovani, evidentemente senza le attrezzature idonee per affrontare un percorso di neve e ghiaccio. Se alla fine tutto si è risolto senza particolari problemi, il merito è del soccorso alpino di Asiago e della centrale operativa del 112. E' successo tutto ieri, 20 febbraio a cavallo tra la mattina e le 22 quando l'emergenza è rientrata e la coppia di amici è stata riaccompagnata all'auto per far rientro a casa.

L'avventura

Si è concluso alle 22 di ieri 20 febbraio l'intervento del soccorso alpino di Asiago, in aiuto di due escursionisti padovani bloccati nella neve nella zona di Malga Montagna Nuova. I due 35enni erano partiti pensando di poter arrivare in auto a Malga Slapeur come in estate. Trovando la strada chiusa, hanno lasciato la macchina alle Melette per proseguire a piedi, con gli scarponcini e senza ciaspe, senza immaginare che la neve, che di prima mattina è ghiacciata, con il sole cede rendendo difficile la progressione. I due amici, superata Malga Slapeur, si sono poi diretti verso monte Fior seguendo il sentiero Cai, che d'inverno presenta però notevoli difficoltà soprattutto per fossati e buche della Guerra nascosti dal uno strato di neve, nei quali si può sprofondare. 

I primi problemi e la salvezza

Arrivati nei pressi di Malga Montagna Nuova, i due si sono divisi: uno, ormai sfinito, si è fermato sotto un albero, l'amico si è allontanato per cercare campo e aiuto, visto che la linea telefonica andava a intermittenza. Giunto in un punto con copertura, ha contattato il 112 e i carabinieri hanno attivato il soccorso alpino verso le 18.30. Due squadre sono partite con le motoslitte, mentre una terza arrivava da Campomulo per eventuale supporto. L'uomo, che nel frattempo aveva raggiunto la pista e incrociato il gatto delle nevi delle Melette, è stato sentito dei soccorritori, che sono poi riusciti a parlare al telefono con l'escursionista rimasto indietro. Le squadre si sono portate in motoslitta fino a Punta Malga Slapeur, dove hanno lasciato i mezzi per non rischiare di passare sopra trincee innevate. Arrivate a piedi dall'uomo, esausto e infreddolito, con calma lo hanno riportato alle motoslitte e da lì lo hanno accompagnato alla macchina sul piazzale della seggiovia delle Melette. 

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