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Cronaca Piazze / Via Giambattista Morgagni

Commemorazione Boris Giuliano, il figlio Alessandro: «Ha sacrificato tutto nel nome della giustizia»

Nell'area verde di via Morgagni a lui dedicata oggi, 21 luglio, si sono date appuntamento le più importanti cariche civili e militari per rendere omaggio al vicequestore aggiunto di Palermo ucciso 44 anni fa dalla mano criminale della mafia

Con una cerimonia solenne, in un luogo a lui dedicato, oggi 21 luglio, si è voluto ricordare il vicequestore aggiunto della Squadra Mobile di Palermo ucciso dalla mafia il 21 luglio di 44 anni fa. All'evento commemorativo hanno presenziato le più alte cariche civile e militari a cominciare dal sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Ostellari, il prefetto Francesco Messina, il questore Antonio Sbordone, l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina e il vicepresidente della Provincia, Vincenzo Gottardo. A rendere onore all'indimenticato poliziotto i gonfaloni del Comune, della Provincia e i labari delle associazioni delle forze di Polizia. L'appuntamento per tutti è stato ai giardini comunali di via Morgagni dedicati proprio al valoroso poliziotto trucidato dalla mano della mafia 44 anni fa. 

Medaglia d'oro al valor civile

L'hanno dopo l'assassino di Boris Giuliano l'allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini gli ha conferito la medaglia d'oro al valor civile. La motivazione del riconoscimento evidenzia il valore che l'uomo e il professionista hanno lasciato in eredità alla Nazione e al concetto di legalità. «Valoroso funzionario di pubblica sicurezza - si legge nella motivazione - pur consapevole dei pericoli cui andava incontro, si prodigava infaticabilmente in una costante ed appassionata opera di polizia giudiziaria che portava all'individuazione e all'arresto di pericoli delinquenti».

Il messaggio del figlio di Boris Giuliano

Alessandro Giuliano, attualmente direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato. Rivolgendosi al questore Sbordone ha riferito: «Signor questore, caro Antonio, anche a nome di mia madre e delle mie sorelle ringrazio moltissimo te e la città di Padova per l'iniziativa odierna, che rinnova il tributo che, molti anni fa, la comunità padovana volle rivolgere a mio padre dedicandogli un giardino». E ancora: «Trovo bellissima l'idea che coloro che passeggiano in un giardino, magari dei giovani, possano avvicinarsi alla storia di una delle persone che, in anni ormai lontani, hanno sacrificato tutto in nome della giustizia in una diversa parte del nostro Paese, e possano riflettere sul fatto che quello della legalità è un valore universale, da perseguire in ogni tempo, in ogni luogo e nell'esercizio di qualsiasi professione».

Il saluto di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio pervenuto da Elisabetta Casellati, Ministro per le Riforme Istituzionali: «44 anni dopo la scomparsa di Boris Giuliano, mi unisco idealmente al ricordo del dottor Giuliano, pur non potendo essere presente in ragione di contestuali impegni istituzionali. Il suo sacrificio continua a parlare a ciascuno di noi, esortandoci a non arrenderci mai alla logica della violenza e al ricatto della criminalità. Il suo esempio - ha concluso nella sua missiva - racconta alle giovani generazioni cosa significa lottare per i valori di libertà e giustizia e cosa vuol dire far vincere lo Stato». 

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