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Cronaca

Trafficante di droga scovato in città: deve scontare 20 anni di reclusione

Ieri 14 febbraio la Squadra Mobile di Padova ha messo a segno più operazioni di contrasto allo spaccio. Tra i fermati anche un nigeriano accusato dall'autorità svizzera di aver portato all'estero dall'Italia 8 chili di cocaina

La lotta allo spaccio è giornaliera, quello che impressiona è la capacita di turnover che la malavita è in grado di proporre in città. Insomma, fioccano gli arresti e le denunce, ma gli spacciatori sono sempre in strada. Tuttavia l'attività degli investigatori della Squadra mobile è una vera e propria spina nel fianco nei confronti di chi mette in atto traffici illeciti e i risultati sono evidenti. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova, ieri 14 febbraio hanno portato a termine tre importanti operazioni antidroga in città arrestando e successivamente espellendo dal territorio nazionale due tunisini e catturando un nigeriano destinatario di procedura di estradizione in Svizzera dove dovrà scontare una pena a vent’anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti.

In via dei Colli

Il primo arresto nel corso del pomeriggio quando personale della Squadra Mobile ha notato un tunisino di 20 anni, irregolare in Italia e sbarcato illegalmente sulle coste di Lampedusa nel dicembre scorso, che ha percorso a piedi via dei Colli e si avvicinato ad un italiano di 50 anni con cui ha cominciato a discutere. Dopo il breve conciliabolo, gli ha ceduto un involucro in nylon in cambio di alcune banconote. Intuito che si fosse appena concluso l’ennesimo scambio di stupefacente, i poliziotti sono intervenuti bloccando entrambi, sequestrando la dose di cocaina ed i 40 euro pagati per l’acquisto. Arresto in flagranza per il tunisino che è stato condotto davanti al giudice per la direttissima al termine della quale è stato condannato a 4 mesi e 20 giorni di reclusione e 1000 euro di multa con pena sospesa. Rimesso in libertà al termine dell’udienza è stato espulso dal territorio nazionale ed immediatamente accompagnato al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo in attesa di essere imbarcato tra qualche giorno su un volo charter per essere rimpatriato in Tunisia. 

Volante della Questura

In via Pasinato

Altro arresto di uno spacciatore è stato portato a termine da un’altra pattuglia della Squadra Mobile poche ore dopo in via Pasinato. Si tratta di un tunisino di 19 anni, presente da un paio d’anni in Italia e già arrestato nel dicembre scorso per spaccio. E' stato sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina al conducente di un’auto che lo ha avvicinato.​ Anche in questo caso, il tempestivo intervento dei poliziotti ha permesso di arrestare in flagranza il tunisino, recuperare la dose di cocaina ed i 40 euro 
pagati dall’Italiano. Le successive perquisizioni a carico dei due fermati hanno poi permesso di trovare altre 8 dosi di cocaina, oltre 6 grammi, addosso allo spacciatore che in tasca aveva anche 1200 euro che sono stati sequestrati in quanto presumibile provento dello spaccio di ieri. L’italiano, 62enne residente in provincia di Padova, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello di oltre 21 centimetri di lunghezza, che gli è costato una denuncia per porto abusivo di coltello oltre 
alla segnalazione alla Prefettura con contestuale ritiro della patente di guida in quanto assuntore di droga. Per il tunisino, arresto in flagranza e processo per direttissima nel corso del quale gli è stato concesso un temine a difesa con rinvio dell’udienza con divieto di ritorno nella regione Veneto. Anche per lui espulsione dal territorio nazionale ed immediato accompagnamento al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo in attesa del volo per la Tunisia.  

Catturando

Altro importante risultato nella lotta al traffico di stupefacenti è stato ottenuto degli agenti della Squadra Mobile che hanno rintracciato e catturato un nigeriano di 25 anni che nei mesi di febbraio e marzo 2022 ha trasportato da Padova in Svizzera, con più viaggi, oltre 8 chili di cocaina. Le indagini delle autorità svizzere hanno permesso di identificarlo e nei giorni scorso è arrivata la condanna a 20 anni di reclusione. L’immediata collaborazione tra la polizia italiana e quella svizzera ha consentito alla Squadra Mobile di Padova di rintracciare l’uomo che è tornato a Padova credendo di sfuggire alle conseguenze della condanna estera. Per lui accompagnamento in carcere a Padova in attesa del perfezionamento delle procedure di estradizione e della consegna alle autorità estere.​

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