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Cronaca Sant'Elena

Buca le ruote all'auto del compagno della sua ex: in manette stalker

I carabinieri della stazione carabinieri di Solesino, il 30 dicembre hanno arrestato in flagranza differita di reato un 48enne di Sant'Elena, responsabile del reato continuato di atti persecutori

I carabinieri della stazione carabinieri di Solesino, il 30 dicembre hanno arrestato in flagranza differita di reato un 48enne di Sant'Elena, responsabile in ipotesi accusatoria, del reato continuato di atti persecutori. L’uomo già lo scorso 26 dicembre, in stato di agitazione, ha tentato di entrare in casa della sua ex compagna la quale, spaventata ha richiesto l’intervento dei carabinieri. In quella circostanza, i militari sono stati aggrediti dall’esagitato nel vano tentativo di riportarlo alla ragione. Di conseguenza è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ed in sede di convalida di arresto il giudice del tribunale di Rovigo, aderendo alle richieste della locale Procura ha convalidato l’arresto con immediata scarcerazione e l'obbligo di firma in caserma.

La svolta

A pochi giorni da tali fatti, nonostante i provvedimenti adottati nei suoi confronti, l’uomo nel cuore della notte ha inviato un messaggio dai toni minacciosi al cellulare della figlia minorenne. Mezz’ora dopo, la giovane, nel sentire dei rumori di scoppi provenire dall’esterno dell’abitazione si è affacciata vedendo il padre vicino all’auto del compagno della madre con i pneumatici bucati. I carabinieri della stazione di Solesino a cui si sono rivolti le parti offese, atteso che l’uomo era stato già denunciato il 27 dicembre scorso per atti persecutori e che si era di fronte ad un ulteriore grave episodio, hanno proceduto all’arresto in flagranza differita dell’uomo che è stato rintracciato e portato in carcere a  Rovigo a disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo, la quale ha richiesto la convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere per il delitto di atti persecutori aggravati ai danni di persona da cui era legato da relazione affettiva e in danno di minore. Particolare non da trascurare, vi è anche l'aggravante della recidiva reiterata e infraquinquiennale. Il giudice ha convalidato l'arresto e ha messo l'indagato ai domiciliari con braccialetto elettronico. 

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