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Economia Campodarsego

Col cerotto sulla bocca, la protesta dei lavoratori della Carraro in sciopero: «Licenziato un collega perché difendeva un diritto»

Alla Carraro giornata di sciopero e richiesta di incontro all'azienda da parte dei delegati sindacali della Fiom a seguito di quanto accaduto a un ventiquattrenne impiegato nell'azienda di Campodarsego. Allo sciopero hanno partecipato oltre un centinaio di lavoratori in solidarietà con il giovane

Era nell'aria, in realtà. Nessuna sopresa quindi nel ritroare, Venerdì 14 luglio, i lavoratori della Carraro con le braccia incrociate. Forse più inaspettato è stato trovarli così, con un cerotto sulla bocca. Si è infatti scioperato alla Antonio Carraro, a seguito del mancato rinnovo del contratto del giovane lavoratore che ha partecipato agli scioperi per la vertenza della Antonio Carraro e ha espresso il proprio punto di vista durante un’assemblea organizzata dalla proprietà rispetto alla posizione dell’azienda nella vertenza, tutt'ora in corso, inerente la contrattazione aziendale.

Sciopero e diritti

Allo sciopero hanno partecipato oltre un centinaio di lavoratori in solidarietà con il giovane. Inoltre le Rsu e le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro all’azienda proprio per discutere dei mancati rinnovi dei contratti a termine, della situazione, della struttura e dell’andamento dell’occupazione e dei piani di investimento all’estero. «Oggi più di un centinaio di lavoratori hanno partecipato allo sciopero, e, conoscendo la storia della Antonio Carraro non era scontata una partecipazione così ampia in segno di protesta contro un’ingiustizia verso un lavoratore precario. Per esprimere la propria solidarietà e per mandare un messaggio all’azienda, i lavoratori hanno voluto anche fare una foto con lo scotch sulla bocca per sottolineare quando non sia possibile esprimere le proprie idee all’interno del luogo di lavoro», hanno dichiarato Michele Iandiorio della segreteria della Fiom di Padova e Luca Gazzabin, segretario generale della Fim Cisl Padova e Rovigo. «Adesso aspettiamo una risposta dell’azienda in merito alla nostra richiesta di incontro e, da lunedì, i lavoratori continueranno a dare visibilità all’interno della fabbrica a questa vertenza», ha concluso quest'ultimo. 

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