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Dal Comune 1,8 milioni per il recupero di 300 appartamenti Erp

Conferenza stampa di fine anno per l'assessora all’edilizia residenziale, Francesca Benciolini, che ha evidenziato una importante azione che verrà intrapresa con il nuovo anno e che riguarda gli appartamenti Erp del Comune

Conferenza stampa di fine anno per l'assessora all’edilizia residenziale, Francesca Benciolini, che ha evidenziato una importante azione che verrà intrapresa con il nuovo anno e che riguarda gli appartamenti Erp del Comune. Il bilancio approvato prima di Natale in Consiglio ha infatti, per la prima volta, stanziato 1,5 milioni di euro su base triennale destinati a interventi di "riatto" di una abitazione, ossia renderla nuovamente abitabile o più adatta a nuove esigenze. 

A quella somma si aggiungono i 300 mila già stanziati verso la fine di quest’anno: in tutto 1,8 milioni di euro destinati a questa azione importantissima. Ad oggi i Comune non aveva un capitolo di bilancio dedicato esplicitamente ai “riatti” di questi alloggi, o meglio non c’era un fondo strutturale previsto su base triennale. «Il prossimo, sarà un anno nel quale avvieremo una importante azione di riatto di tutti quei circa 300 appartamenti che attualmente non vengono utilizzati perchè non hanno l’agibilità per poter essere assegnati con le graduatorie dell’ERP. Dal 2024. per i prossimi tre anni avremo 1,5 milioni di euro, - 500 mila all’anno - ai quali si aggiungono i 300 mila già stanziati verso la fine di quest’anno, in tutto 1,8 milioni di euro di budget assegnato e approvato dal bilancio che ci permetterà una azione capillare e sistematica in modo che tutte le abitazioni di proprietà del Comune possano essere  assegnate.  E’ uno degli obiettivi che ci eravamo dati e riteniamo sia fondamentale in questo momento di crisi abitativa. Abbiamo fatto un’azione di mappatura, molto puntuale dei nostri alloggi per sapere quanto è il reale costo di ciascuno perché possa essere rimesso a disposizione, quindi incrociando questi dati  riusciremo a partire con i lavori e a scegliere man mano con quali iniziare anche in base alle necessità presentate dai nuclei in graduatoria».  

Il Comune dispone ad oggi di 1658 alloggi ERP in proprietà:  di questi 323 non possono essere assegnati perché non rispondono ai requisiti necessari per l’abitabilità, primo fra tutti avere gli impianti da quello elettrico al riscaldamento a norma. In molti casi gli interventi da fare sono complessivamente “leggeri”, con un impegno economico  relativamente limitato,  e in questo caso si parla di “riatti” in altri è necessario un vero e proprio intervento di riqualificazione. Parallelamente gli uffici che si occupano degli alloggi ERP  hanno fatto una ricognizione puntuale degli appartamenti sfitti, in modo da avere per ogni unità abitativa la fotografia esatta dei lavori da eseguire per poterli riassegnare e il loro costo.  Da questo “censimento” è emerso un elenco di 211 alloggi vuoti da riattare grazie a questo apposito capitolo di bilancio, mentre gli altri  112 saranno recuperati grazie ad altri interventi perché o sono in edifici di cui è prevista una completa ristrutturazione o sono essi stessi in condizioni tali da dover essere oggetto di interventi significativi.  Avere oggi a fronte della disponibilità di 1,5 milioni la fotografia dettagliata degli interventi da realizzare per il riatto di questi 211 alloggi, permette quindi di intervenire con maggiore rapidità e anche di scegliere su quali lavorare prioritariamente in base alle necessità che emergono dalla graduatorie di assegnazione, che ricordiamo sono aggiornate ogni due anni. Gli interventi del Comune sul patrimonio abitativo in proprietà non si fermano naturalmente qui. In questo momento tra riatti, ristrutturazioni, efficientamenti e case in disponibilità per emergenze abitative per l’investimento complessivo  è di circa 40 milioni di euro. Queste ristrutturazioni vanno anche a migliorare la classe energetica degli edifici con un significativo risparmio in futuro sulle spese di riscaldamento e raffrescamento delle singole unità abitative. 

Parallelamente anche gli alloggi di proprietà del Comune utilizzati per l’emergenza abitativa (sfratti e altre situazioni critiche improvvise, come inagibilità di alloggi ad esempio per incendi) e per i progetto particolari di inclusione sociale di soggetti deboli sono stati oggetto di una accurata mappatura per conoscere le loro reali condizioni, grazie ad un particolare patto di collaborazione siglato con un architetto padovano che si è messo gratuitamente a disposizione per svolgere questa attività.   Anch’essi potranno così essere oggetto di puntuali lavori di riatto, se necessari, per poter continuare ad essere utilizzati per questo importante servizio sociale. Infine il Comune ha avviato uno studio per comprendere se da un punto di vista amministrativo e legale è possibile in particolari situazioni prevedere l’”autorecupero” dell’alloggio da parte degli stessi affittuari, una richiesta avanzata dai sindacati degli inquilini. 


 

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