rotate-mobile
Politica

Conte: «Fondo solidarietà da rivedere, rischio finanziario per comuni veneti virtuosi»

Il presidente di Anci Veneto, interviene in merito alla questione del Fondo di solidarietà comunale, che rischia di mettere in seria difficoltà la gran parte dei Comuni italiani e di conseguenza veneti a causa del sistema perequativo. Per questo chiede un intervento correttivo del Governo

La problematica nasce dall’insieme di più fattori, in primis dal meccanismo di finanziamento degli enti locali legato al Fondo di solidarietà comunale (FSC). Dal 2015, infatti, il fondo funziona con un sistema perequativo. I Comuni con maggiori risorse cedono parte dei fondi ai Comuni con minori risorse.

Alla base vi è il calcolo di un rapporto tra fabbisogno finanziario di un comune e capacità fiscale. Il primo è il fabbisogno standard, ovvero una stima delle risorse necessarie al comune di riferimento per svolgere le sue funzioni fondamentali. Il secondo fattore invece, la capacità fiscale, è la stima delle risorse che l’ente locale riceve attraverso le entrate tributarie. Se il fabbisogno stimato è inferiore rispetto alla capacità fiscale, significa che secondo questo calcolo il Comune ha a disposizione più risorse di quelle sufficienti per funzionare. Questo comune, quindi, deve cedere fondi ai comuni dove invece il rapporto è di segno opposto, dove cioè le risorse a disposizione sono inferiori a quante sono stimate essere necessarie per il funzionamento dell’ente pubblico.

«Secondo i nostri calcoli, il sistema perequativo tra il 2025 e il 2030 entrerà in crisi, dato che vi sarà uno sbilancio negativo di 100-150 milioni per anno a livello nazionale. In 5 anni si aprirà una voragine di 650 milioni, che andrà a pesare tutta sugli enti locali. I Comuni dal canto loro si trovano già ad affrontare altre pensati criticità. L’aumento medio dei costi energetici del 15%. Il peso dei rinnovi dei contratti per il personale: dal 2019 ad oggi 1,5 miliardi di euro, tutto a carico dei Comuni. Gli ulteriori tagli ai trasferimento dello stato previsti nella Legge di Bilancio: 900 milioni di euro in 5 anni (2024-28) – spiega Mario Conte, presidente di Anci Veneto – è evidente dunque che il Governo debba intervenire rapidamente prima i Comuni veneti, ma non solo, si trovino ad affrontare una crisi finanziaria altamente diffusa. Lo strumento del Fondo di solidarietà comunale è doveroso ma urge attuare delle correzioni, rivedendo il sistema perequativo che evidentemente crea invece delle sperequazioni. E alla fine a rimetterci, come spesso accade, sono proprio i virtuosi, come i Comuni del Veneto: neanche un municipio nella nostra Regione infatti si è trovato in dissesto finanziario l’anno scorso. Ma con queste premesse, direi che la maggior parte, anche i più virtuosi tra i veneti, sono a rischio».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Conte: «Fondo solidarietà da rivedere, rischio finanziario per comuni veneti virtuosi»

PadovaOggi è in caricamento