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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Ecomafie, il rapporto di Legambiente: crescono i reati legati a cemento e rifiuti

Nel quinquennio 2018-2022 in Veneto sono stati registrati 5.781 reati ambientali e denunciate 5.837 persone. Spiccano quelli relativi al ciclo del cemento legati all’abusivismo edilizio, all’urbanistica e agli appalti

Il Rapporto Ecomafia è realizzato grazie ai dati delle Forze dell'ordine e delle Capitanerie di porto e viene prodotto ogni anno da Legambiente per raccontare le storie ed i numeri dell'illegalità ambientale nel nostro Paese. E quello riguardante l'anno 2022 ci dice che non si arresta la morsa dell’ecomafia. In Italia sono 30.686 le illegalità ambientali registrate con una media di 84 reati al giorno. I 12.216 reati nel ciclo illegale del cemento hanno subito un’impennata importante segnando un +28,7% rispetto al 2021. Aumentati del 4,4% anche i reati contro la fauna (6.481) e gli illeciti nel ciclo dei rifiuti raggiungono quota 5.606.

A livello nazionale preoccupano il virus della corruzione, la diffusione dei comuni sciolti per mafia e dei clan censiti ma anche in Veneto gli esiti delle attività investigative condotte negli ultimi anni confermano come la nostra regione, fortemente industrializzato, vivace, produttivo e in ripresa economica, sia in grado di polarizzare e attrarre costantemente gli interessi delle organizzazioni criminali che, operando con proprie dimensioni imprenditoriali, tentano di intercettare nuove opportunità di business. Particolare attenzione meritano in tal senso anche i prossimi Giochi olimpici e Paraolimpici di Milano e Cortina del 2026, la cui organizzazione richiede un notevole impiego di risorse rientranti nel PNRR che, se da un lato costituisce un’ulteriore occasione di rilancio economico per il territorio, dall’altro, potrebbe rappresentare un’allettante opportunità per le organizzazioni criminali più strutturate.

«Per il Veneto, a preoccuparci maggiormente - commenta il presidente regionale Luigi Lazzaro - è l’assenza di una forte e collettiva azione di ripudio culturale verso quella che non dobbiamo esitare a definire una presenza radicata della criminalità organizzata nella nostra regione in tutti i settori merceologici, come già dichiarato dallo stesso Procuratore capo della Procura distrettuale Antimafia di Venezia Bruno Cerchi. Una presenza - continua Lazzaro - che invade anche settori come l’edilizia e lo smaltimento di rifiuti che con il nostro rapporto cerchiamo di mettere continuamente sotto la lente di ingrandimento proprio per alzare l’attenzione e la presa di coscienza da parte della società civile». L’illegalità ambientale in Veneto dal 2018 al 2022 ha fatto registrare:  5.781 reati; 5.837 persone denunciate; 47 persone arrestate; 1.329 sequestri.

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