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Consiglio comunale, seduta-fiume: l'opposizione presenta 137 emendamenti

Nel mirino l'unico punto all'ordine del giorno, ovvero l'approvazione delle linee programmatiche di mandato per il prossimo quinquennio: alla fine sono 121 gli emendamenti discussi, con il Consiglio che si è concluso intorno all'una e mezza di notte. Le reazioni di Fratelli d'Italia e Lega

Una vera e propria maratona: colpo di scena in occasione del Consiglio comunale di ieri, quando l'opposizione ha presentato a sorpresa 137 emendamenti nei confronti dell'unico punto all'ordine del giorno, ovvero l'approvazione delle linee programmatiche di mandato per il prossimo quinquennio, dopo la relazione del sindaco Sergio Giordani.

Relazione

Tutto ha avuto inizio con la relazione esposta dal primo cittadino ai consiglieri: «Le linee programmatiche di mandato per il periodo 2022-2027 individuano, in modo sintetico, le macro aree d’intervento, o indirizzi strategici, lungo cui sarà sviluppata tutta l’attività di questa Amministrazione. Si tratta di 14 indirizzi strategici, declinati in 39 obiettivi strategici, che saranno poi riportati e sviluppati in obiettivi operativi nel Documento Unico di Programmazione. Ciascuna linea strategica di questo importante documento è un traguardo da raggiungere per il futuro della nostra Città, attraverso un percorso di crescita fondata sui valori che questa Amministrazione ritiene fondamentali: coinvolgimento, partecipazione, trasparenza, legalità, riqualificazione, volontariato, associazionismo, valorizzazione delle persone, accoglienza, solidarietà. Intendiamo proseguire con il lavoro avviato nel precedente mandato, di modernizzazione e rigenerazione della città, lavorando su più livelli quali la cura quotidiana dei quartieri, la realizzazione delle grandi opere, la rigenerazione urbana e ambientale, la sicurezza, la cultura e la promozione turistica della Città, il sostegno al commercio e all’impresa, il potenziamento dei servizi rivolti alle persone affinché nessuno resti indietro e si creino reti di sostegno sociale e di opportunità per la cittadinanza. L’obiettivo è rendere Padova una realtà di stampo internazionale, moderna, innovativa, una “Città delle Persone”, accogliente e solidale, in grado di offrire opportunità di crescita e di realizzazione individuale e collettiva».

Emendamenti

Appena il sindaco Giordani termina l'esposizione, ecco che tra i banchi si alza Matteo Cavatton, il quale annuncia alle 19.25 che Fratelli d'Italia ha presentato 84 emendamenti, mentre la Lega ne presenta altri 53 per un totale di 137. La sospensione della seduta, che doveva inizialmente essere di venti minuti, si prolunga prima fino alle 21 - per dare il tempo di studiare gli emendamenti - e quindi fino alle 22, quando il Consiglio riprende protraendosi fino all'una e mezza di notte: alla fine sono 121 gli emendamenti discussi, in quanto 13 sono stati accolti di diritto dal sindaco e 3 sono stati giudicati inammissibili.

Fratelli d'Italia

Spiegano Elena Cappellini, Matteo Cavatton ed Enrico Turrin di Fratelli d'Italia: «Le linee programmatiche di mandato 2022-2027 sono una presa in giro: 14 paginette del tutto generiche, con l'amministrazione che dimostra di aver paura di prendere posizione sugli argomenti principali della città. Dovrebbe essere il documento-guida di tutto il mandato e invece fa pena, suonando come una presa in giro consapevole: il nostro non è ostruzionismo, sono tutti emendamenti costruttivi e accoglibili. Questa maggioranza, che sembra navigare a vista, deve iniziare a guadagnarsi la pagnotta perché la ricreazione è finita da un pezzo».

Lega

Dello stesso avviso la Lega, con Eleonora Mosco e Ubaldo Lonardi che esclamano: «L'amministrazione ha presentato un documento irricevibile, che denota un'assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei padovani, i quali meritano di sapere il programma quinquennale. Da queste linee programmatiche emerge il vuoto cosmico: non si dice nulla sui macro-temi della città, spiegati con un'astrattezza che delinea la mancanza di una visione di insieme oltre alla grande incompetenza. Ci sono grandi opere che non sono state nemmeno citate: i cittadini sono indignati da questa incompetenza, ma noi non rispondiamo con le proteste bensì con proposte concrete».

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