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«Si stanno violando tutti i trattati e le convenzioni internazionali, fermiamo la guerra»

Giovedì 26 ottobre, alle 20 e 15, la rete "Uniti per la Pace – Padova“ torna in piazza per chiedere l’immediata fine delle ostilità tra Israele e Palestina: «Condanniamo fermamente ogni forma di violenza, aggressione e rappresaglia contro la popolazione civile, sia palestinese che israeliana». Ritrovo di fronte al Municipio

Una fiaccolata silenziosa per chiedere la pace tra Israele e Palestina e la fine di tutte le guerre nel mondo, senza di bandiere di alcun tipo. Ci sarà in diverse città d'Italia, come è stato annunciato in una conferenza stampa mercoledì 25 ottobre, dove Amnesty International e Rete Italiana Pace e Disarmo insime ad altre realtà che da decenni operano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza hanno raccontato queste drammatiche giornate di bombardamenti a cui è sottoposta la popolazione civile e lanciato un appuntamento previsto per la sera di giovedì 26 ottobre. 

Per questo il popolo della pace padovano che si riconosce in “Uniti per la Pace – Padova”, la sigla che riunisce una ventina di associazioni, laiche e religiose, del nostro territorio, intende raccogliere l’appello  per denunciare l’orrore e invocare l’immediata fine di quanto sta avvenendo in questi giorni tra Israele e Palestina, affermare il ripudio di ogni forma di violenza e testimoniare vicinanza e solidarietà umana verso tutti coloro che in questi giorni stanno subendo sofferenze e crudeltà disumane. «Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza, aggressione e rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese che Israeliana». L’appuntamento sarà alle ore 20.15 in via VIII Febbraio tra il Palazzo del Bo’ e Palazzo Moroni e da lì, con solo lo striscione di “Uniti per la Pace”, le bandiere arcobaleno e le fiaccole, il corteo si muoverà per compiere un breve tragitto che toccherà i luoghi simbolo: della politica (il municipio), della cultura (l’Università di Padova) e della giustizia (Palazzo della Ragione).
 
«Condanniamo l’aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. E condanniamo - fanno sapere con una nota “Uniti per la Pace - Padova” - la rappresaglia di Israele contro la popolazione della Striscia di Gaza, popolazione che è ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani. Non solo: condanniamo ogni atrocità, ogni forma di violenza, terrorismo e guerra, chiedendo con forza che cessino le ostilità e si rispetti il diritto internazionale. Occorre rimettere al centro la mediazione e il dialogo: stiamo anche questa volta dalla parte delle vittime perché sono loro il punto di partenza per superare la spirale di morte che si sta vivendo in Israele e Palestina».
 
«Il 7 ottobre – prosegue l’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo – ha segnato una radicale svolta militare che ha portato nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura. Perché ci si arrivi è urgente attivare percorsi di non violenza e di pacificazione per questo ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriori spargimenti di sangue con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva la questione Palestinese. E chiediamo alle Istituzioni Italiane di rimettere al centro dell’azione politica il rispetto dei diritti umani e della vita delle persone. Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale – concludono le associazioni di “Uniti per la Pace – Padova” – esprimiamo la nostra solidarietà e diamo voce ai fratelli Palestinesi e Israeliani che invocano la fine della violenza e chiedono il rispetto reciproco e il diritto di entrambi i popoli di vivere in pace e liberamente nel proprio Stato. Riprendiamo per mano la pace».

Pace Ucraina fiaccolata

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