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Mosco (Lega): «Il Piano degli Interventi di Giordani svuoterà la città. Non c'è più spazio per giovani coppie»

La consigliera del Carroccio prende di mira il provvedimento, che deve ancora superare il vaglio delle 300 osservazioni e del Consiglio comunale

«Dietro gli obiettivi dichiarati, e idealmente condivisibili, del Piano degli Interventi del Comune di Padova, si celano le vere intenzioni di chi ha concepito questo provvedimento: la riduzione del numero di abitanti della città e il blocco totale dell'attività edilizia». La consigliera comunale leghista Eleonora Mosco attacca l'amministrazione sul Piano degli Interventi, preso di mira anche da un pezzo di centrosinistra nei mesi scorsi.

Mosco

«Nella relazione introduttiva si afferma che lo scopo dell'amministrazione è ridurre il consumo di suolo, aumentare il verde e favorire la rigenerazione degli edifici attraverso il sistema dei crediti edilizi - evidenzia la consigliera ed ex vicesindaco - .Tali previsioni non trovano corrispondenza nella parte prescrittiva del Piano, che avrà l'effetto di ridurre non tanto il consumo del suolo quanto la capacità insediativa, ossia il numero di nuovi abitanti che la città potrà ospitare. Questo esito, a nostro giudizio assolutamente negativo, sarà ottenuto attraverso il combinato disposto di due disposizioni contenute nel Piano. La prima è la riduzione degli indici di edificabilità, che non potranno superare i volumi esistenti, rendendo di fatto impossibile ogni forma di sviluppo edilizio. Comprese quelle che non consumano suolo, come l'elevazione in altezza degli edifici. La seconda è la non spendibilità di fatto dei crediti edilizi. Questi crediti vengono abbattendo fabbricati obsoleti o riducendone le dimensioni: la legge consente di recuperare il volume eliminato per poterlo, almeno in teoria, impiegare altrove. Cosa che a Padova non potrà essere fatta, per effetto della prima disposizione: non potendo costruire nuovi edifici né elevare in altezza quelli esistenti, ogni possibilità di impiegare i crediti sarà preclusa. Per favorire la rigenerazione urbana, il precedente Piano degli interventi consentiva di spendere i crediti edilizi in deroga all'indice di edificabilità, ma tale possibilità è stata cancellata nel nuovo Piano».

Aree edificabili

«La definitiva cancellazione di tutte le aree edificabili, oltre a comportare un grave danno economico ai proprietari dei terreni, completa il quadro generale che porterà alla totale paralisi edilizia della città - prosegue - .L'impostazione ideologica cui queste decisioni sono ispirate è ben esemplificata dalle dichiarazioni dell'ex vicesindaco Lorenzoni, il vero ideatore di questo Piano degli interventi: non è necessario costruire nuovi edifici fino a quando ne esisteranno ancora di vuoti. Un'impostazione che denota totale ignoranza sul funzionamento del mercato immobiliare: non tutti gli edifici vuoti vengono infatti messi in vendita, per cui la disponibilità di appartamenti per venire ad abitare a Padova, seguendo questo schema, è inesorabilmente destinata ad azzerarsi. Una giovane coppia intenzionata a cominciare una vita assieme non troverà semplicemente casa a Padova, e sarà costretta ad abitare altrove. Altrettanto grave è la mancanza di aree destinate all'insediamento dell'edilizia popolare: le previsioni di nuovi alloggi inserite nel Pep, ormai scaduto, sono state cancellate dal Piano degli interventi. Una decisione che comporterà gravissime ripercussioni sociali, col numero di padovani in emergenza abitativa costantemente in aumento. Chiediamo all'Amministrazione una drastica revisione del Piano, che parta dalle oltre 300 osservazioni presentate da studiosi, professionisti e semplici cittadini padovani, per scongiurare la catastrofe economica e sociale che inevitabilmente si scatenerebbe con l'approvazione del provvedimento nella sua formulazione attuale».

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