rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Lorenzoni sull'ampliamento del magazzino Alì: «Non c'è una buona ragione per permetterlo»

L'ex vice sindaco ora consigliere in Regione, richiama i consiglieri comunali di Padova della maggioranza e fa un elenco di motivi che spiegano la sua contrarietà: «Ad oggi non si vedono le ragioni per chiedere ai padovani un tale sacrificio»

Arturo Lorenzoni torna a ribadire la sua posizione riguardante l'espansione del magazzino di Alì a pochi giorni dalla polemica con il sindaco Giordani dopo che ha manifestato la sua favorevole posizione nei confronti di un nuovo mandato a Zaia in Regione. «Nel luglio 2018, quando ero in amministrazione a Padova, mi fu presentata dai dirigenti di Alì l’idea progettuale di realizzare un’espansione del magazzino, per poter automatizzare le operazioni con uno stoccaggio verticale. Un progetto che aveva una sua logica industriale a servizio di un’impresa del territorio, che prevedeva grosso modo il raddoppio degli spazi esistenti, con circa 60mila nuovi metri quadri. Piuttosto che ricostruire ex novo un nuovo sito logistico, dare nuovi spazi consentiva di valorizzare il sito esistente. E compensare il nuovo uso di suolo sembrava un’operazione fattibile», premette Lorenzoni.

«Ho avuto modo di visionare invece il progetto attuale, che propone di quadruplicare quasi le aree esistenti con 154,8 mila metri quadri di nuovo utilizzo di suolo. Un’area ben più grande di quella ipotizzata nel colloquio esplorativo che facemmo nel 2018. Un’area talmente grande che rende molto meno significativo lo sviluppo in continuità con il magazzino esistente. Di fatto, si tratta di un polo logistico completamente nuovo. A questo punto conta molto meno l’utilizzo in continuità con il magazzino esistente e si possono trovare luoghi già urbanizzati più adeguati. Inoltre, si sentono molte voci sulla possibile cessione delle attività dell’azienda ad un gruppo della grande distribuzione, che qualunque possa essere, non sarebbe padovano. Motivo per cui anche il tema di sostenere un’impresa del territorio diviene una motivazione debole, se non assente», attacca convinto Lorenzoni.

«Queste sono le ragioni che mi spingono a ritenere che per i cittadini padovani l’espansione del polo logistico Alì abbia costi certi, in termini di utilizzo del suolo e incremento del traffico di passaggio, ma benefici incerti, molto incerti. Per cui mi auguro che il sindaco Sergio Giordani, che il settore della grande distribuzione conosce molto bene, sia molto cauto nel procedere: gli esiti dello studio commissionato dal Comune a verifica dell’analisi costi-benefici della nuova opera non appaiono per nulla convincenti. Anzi, l’aver azzardato calcoli complessi sulle emissioni di anidride carbonica (che non ha rilevanza locale) e su scenari più o meno astrusi sa tanto di rumore delle unghie sugli specchi», insiste l'ex vice sindaco ora consigliere in Regione. «Ci pensino bene gli amici della maggioranza in consiglio comunale di Padova. Ad oggi non si vedono le ragioni per chiedere ai padovani un tale sacrificio», ha concluso Lorenzoni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lorenzoni sull'ampliamento del magazzino Alì: «Non c'è una buona ragione per permetterlo»

PadovaOggi è in caricamento