“Siamo alla terza rapina in tre settimane. Piove di Sacco sta diventano simile alla Padova della coppia Rossi-Zanonato. Stesso degrado, stesso senso di insicurezza percepito dai cittadini, stessa escalation di reati predatori contro la persona e la proprietà. Siamo stati lungamente accusati di creare allarmismo, cavalcare la paura, addirittura seminare l'odio. Eppure quello che chiediamo è quello che chiedono i cittadini: più controlli, più forze dell'ordine sul territorio e la certezza della pena per i responsabili. E soprattutto che, a fronte del buon lavoro che fanno Carabinieri e Polizia, l'amministrazione comunale di Piove di Sacco la smetta di mantenere un atteggiamento assente”. Lo dichiarano Andrea Recaldin, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Piove di Sacco e Antonio Zorzi, segretario della sezione locale del Carroccio che hanno chiesto al presidente dei senatori leghisti, Massimo Bitonci, di portare all'attenzione dell'assemblea parlamentare e del Governo la questione sicurezza nel piovese.

“Pregiudicati e stranieri: gran parte dei crimini predatori sono commessi da loro - nota Bitonci - Bisogna spiegarlo a chi vuole svuotare le carceri e accogliere chiunque venga catapultato sul nostro territorio in cerca di facili guadagni. Peccato che a farne le spese siano sempre i soliti: lavoratori, pensionati, talvolta addirittura intere famiglie. Chiederò ad Alfano un intervento deciso. La provincia di Padova ha bisogno di un'operazione shock, come i vespri siciliani degli anni '90”.