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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Este

Schiavonia, la consigliera Ostanel torna alla carica con la Regione

La consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo): «Ospedale Schiavonia. La terapia intensiva cardiologica è ancora  chiusa. Le promesse della Regione non sono state mantenute»

«Chiedo alla Regione di intervenire con urgenza e mantenere le promesse fatte ai medici e operatori sanitari ormai stremati. Non è accettabile essere ancora al punto di partenza. E spero che martedì la mia mozione, presentata a settembre e non ancora discussa, che impegna la Giunta ad agire subito sia votata in Consiglio Regionale. Perché è tempo di vedere nero su bianco la reale volontà della maggioranza leghista: sta davvero evitando che Schiavonia sia destinato ad essere Covid Hospital? Ha davvero a cuore che i cittadini della Bassa Padovana possano accedere in tempo alle cure essenziali? Dalle parole bisogna passare subito ai fatti». La consigliera regionale Elena Ostanel, ha depositato una nuova interrogazione urgente alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Veneto. «È passato quasi un mese dalla promessa fatta ai dirigenti medici dell’Ospedale di Schiavonia dal Direttore Luciano Flor per un’equa distribuzione dei pazienti in terapia intensiva ma la situazione è ancora ferma, mentre i contagi salgono e la terapia intensiva cardiologica è ancora chiusa».

Ritardo

«Questo ritardo - sottolinea Ostanel - non è più accettabile, dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia e mesi di proteste dei sindaci, operatori sanitari e cittadini della Bassa Padovana. La Regione Veneto aveva promesso che sarebbe stato definito in tempi brevi un accordo con la Casa di cura di Abano per l’utilizzo di 40 posti letto in malattie infettive per pazienti a bassa e media intensità di cura da dividersi fra la struttura di Abano e la Diaz a Padova. Ad oggi a che punto siamo? Essendo chiusa la terapia intensiva cardiologica, dove vanno i pazienti della Bassa Padovana con un infarto?»

Presidio sanitario

«Monitorerò con attenzione che l’accordo con la Casa di Cura di Abano e la Diaz a Padova arrivino al dunque. Perché è tempo che questi accordi siano fatti ora e non quando sarà troppo tardi. O stiamo attendendo di dare alle strutture private solo la riabilitazione dei pazienti Covid mentre il pubblico continua a resistere ad una pandemia mondiale e i cittadini vedono chiudere i presidi sanitari vicini a casa?».

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