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Il Senato boccia la mozione dell'Udu: «UniPd ha scelto di voltarsi dall'altra parte e ignorare il massacro di Gaza»

Bocciata la mozione sulla rescissione dei rapporti con aziende e istituzioni belliche presentata al senato accademico. Tra i voti contrari anche quello della Rettrice, Daniela Mapelli. Lanciato un presidio per domani, mercoledì 10 aprile, alle 18

Nella seduta del Senato Accademico dell'Università di Padova tenutasi martedì 9 aprile, è stata oggetto di discussione una mozione presentata dai rappresentanti degli studenti dell'UDU (Unione degli Universitari) riguardante i rapporti dell'ateneo con aziende belliche e istituzioni accademiche coinvolte in ricerca bellica. Tre i voti favorevoli, undici gli astenuti e altrettanti i contrari, che hanno fatto naufragare l'iniziativa. L'obiettivo di coloro che hanno presentato la mozione era di fatto lo stesso che ha caratterizzato le proteste avvenute attorno al Bo, ossia interrompere qualsiasi rapporto con chi non rispetta i diritti umani. Quanto sta accadendo a Gaza è ormai sotto gli occhi di tutti, per questo gli studenti e alcuni loro rappresentanti hanno protestato contro il bando Maeci. Per gli studenti è una contraddizione quella di avere rapporti di collaborazione con le facoltà israeliane in un momento come questo. Tra i voti contrari anche quello della Rettrice, Daniela Mapelli. 

«La mozione chiedeva di cessare i rapporti dell'Università con aziende belliche, e di ridiscutere le relazioni con atenei israeliani che conducono ricerca in campo militare e contro la popolazione palestinese. Inoltre, chiedeva di prendere posizione nei confronti del bando MAECI per la collaborazione tra Italia e Israele. Questa mozione è stata presentata alla luce del crescente sdegno nazionale e internazionale riguardo al massacro in corso nella Striscia di Gaza, perpetrato dalle forze israeliane. Le prese di posizione espresse nelle settimane precedenti dalle Università di Torino e Pisa, riguardanti il bando MAECI, lanciano un segnale chiaro: gli Atenei italiano devono interrogarsi circa il proprio ruolo in questo momento storico, e scegliere se ignorare quanto accade fuori dalle proprie mura oppure, con spirito critico, schierarsi», racconta Teresa Cozzi, senatrice accademica con UDU. 

Durante la seduta, i rappresentanti degli studenti dell'UDU hanno indossato magliette con la scritta "Cessate il Fuoco", come segno di solidarietà e impegno per porre fine alla violenza. «Il Senato ha bocciato la nostra mozione che chiedeva revisione e cessazione dei rapporti tra Unipd e Israele. Nonostante le varie proposte di mediazione, la Rettrice Daniela Mapelli non ha lasciato spazio a riformulazioni e ha votato contraria alla mozione. Noi non ci fermiamo, il silenzio del nostro Ateneo e del nostro Paese sono inaccettabili, per questo ci vediamo domani al presidio in piazza dei Signori alle 18:00 per continuare a chiedere un cessate il fuoco permanente. Unipd sta provando a voltarsi dall'altra parte da novembre ma il nostro lavoro negli organi continua: presenteremo un'altra mozione alla prossima seduta del Senato Accademico», ha commentato Emma Ruzzon, senatrice accademica con UDU

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