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Polo logistica di Tribano, il sindaco convoca i cittadini per rispondere alle critiche

A Tribano monta la discussione sull'opportunità di costruire un nuovo polo della logistica in zona industriale, su un'area di 150mila metri quadrati a ridosso della statale Monselice mare. Ma il primo cittadino, Massimo Cavazzana, non solo rivendica la scelta ma invita tutti i cittadini a un incontro che si terrà mercoledì 11 ottobre

A Tribano monta la discussione sull'opportunità di costruire un nuovo polo della logistica in zona industriale, su un'area di 150mila metri quadrati a ridosso della statale Monselice mare. Una proposta che ha trovato l'opposizione di molti e diversi soggetti politici, dal centro destra al centro sinistra, e dei comitati ambientalisti della Bassa Padovana. Un un dibattito che l'amministrazione comunale definisce «certamente strumentale, circa una scarsa sensibilità di questa Amministrazione sulla partecipazione e su temi ambientali e di salvaguardia del territorio. A sostegno di queste tesi sono state espresse dichiarazioni prive di fondamento e addirittura non veritiere», fanno sapere con una nota. 

«Tutti i passaggi e le concertazioni sono avvenuti all’insegna della massima trasparenza, con attenzione scrupolosa alla partecipazione pubblica e agli incontri aperti alla cittadinanza e a tutti gli operatori interessati tramite convocazioni puntuali», sottolineano dall'amminstrazione comunale. Il sindaco Cavazzana ha deciso così di organizzare una serata per spiegare alla cittadinanza perché da parte di chi propone questa nuova opera questa sia vantaggiosa: «Per dirimere definitivamente ogni perplessità, mercoledì 11 ottobre 2023, presso la  Biblioteca comunale, alle ore 21:00, nell’incontro dal titolo: “Polo logistico - una visione di futuro a Tribano”, chiederemo un ulteriore intervento chiarificatore ai tecnici che, alla presenza del Sindaco, della Giunta e del Consigliere Delegato alle Attività Produttive spiegheranno nuovamente i punti salienti della variante urbanistica e si renderanno disponibili a rispondere alle eventuali richieste e ulteriori delucidazioni della cittadinanza e degli interventi».
 
Il sindaco Cavazzana fa leva su qualcosa di già deciso in passato, e quindi solo messo in moto da questa amministrazione: «Per rispetto della verità desideriamo comunque sottolineare che l’area ha una destinazione preesistente dal 2005 facente parte del PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) del Conselvano che raccoglie le volontà di 13 Comuni». Ma nell'agenda politica comincia a fare breccia in diversi amministratori, anche in questo caso un fronte trasversale, che sostiene che quelle decisioni oggi non abbiano più senso e vadano riviste visto quello che sta vivendo il territorio in termini di smog e di crisi climaticia. E sulla questione del rischio di dissesto idrogeologico iI sindaco di Tribano replica a chi sostiene questo, che il luogo dove dovrebbero sorgere il nuovo polo non corra alcun rischio in tal senso: «L’area in oggetto non è a rischio alluvioni come riportato nel piano aggiornato di Gestione del Rischio Alluvioni approvato in data 01.12.2022». Ma se da una parte l'amministrazione comunale di Tribano difende la propria decisione, dall'altra si dice disponibile a discutere nel merito la questione: «Ci auspichiamo che chi pensa di avere idee e proposte realizzabili si faccia avanti perché questa Amministrazione e tutto il gruppo politico di Si Tribano, è sempre ben disponibile ad ascoltare, confrontarsi e, ove possibile, realizzare. La salute, la sicurezza e la tutela dall'inquinamento sono da sempre le priorità di questa Amministrazione». 


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