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Zaia: «Futuro? Tanti se ne occupano ma io penso ad amministrare». Salvini: «Un difensore del Veneto a Bruxelles sarebbe prezioso»

Il ministro Matteo Salvini prima di salire sul palco del Padova Congress ha risposto ad alcune domande dei giornalisti, sorte che poco prima era toccata anche al presidente della Regione, Luca Zaia. E più che di grandi opere e dei temi che sarebbero stati affrontati dal palco, si è molto parlato di terzo mandato, di Lega e proprio del futuro di Zaia

Il ministro Matteo Salvini prima di salire sul palco del Padova Congress ha risposto ad alcune domande dei giornalisti, sorte che poco prima era toccata anche al presidente della Regione, Luca Zaia. E più che di grandi opere e dei temi che sarebbero stati affrontati dal palco, si è molto parlato di terzo mandato, di Lega e proprio del futuro di Zaia. 

E il presidente della Regione, nonostante si dimostri sempre molto disponibile con la stampa, sulle scale del centro congressi ha di fatto, più che risposto, rimandato al mittente le domande riguardanti sia le questioni interne alla Lega che la questione del terzo mandato. Su questo Zaia però ha detto una cosa interessante, sotto forma di battuta ma che da il senso di quello che è il suo pensiero sulla materia. «Non vivo nell'ansia del terzo mandato e non perdo il sonno per questo. Penso che i cittadini debbano essere rispettati, dopodiché il parlamento è sovrano», ha detto, non risparmiando però una piccola frecciata finale: «Deciderà il parlamento se bloccare il mandato ai sindaci e ai governatori e garantirlo a vita a tutti gli altri oppure se uniformare il tutto», dice riferendosi ai parlamentari e senatori che non hanno nessun limite al contrario invece degli amministratori come appunto i presidenti di regione e i sindaci. «E' un tema che deve affrontare il Parlamento». A domande sul suo futuro risponde con un po' di sarcasmo: «Leggo un sacco di cose, a volte entusiasmanti, altre disarmanti. In tanti  casi trovo cose preoccupanti, altre volte entusiasmanti ma soprattutto leggo tanti voli pindarici. Vedo però che sono molti che si occupano del mio futuro. Come si dice in questi casi, "dormi preoccupato"», scherza, ma non troppo, il Presidente. 

Sulla questione, il "sonno" di Zaia, si è tornati anche quando è stato il momento delle domande al Ministro Salvini. Quelle sulle divergenze di vedute tra alcune componenti del partito, il caso Da Re è il più recente, e la distanza con alcune scelte della direzione della Lega, l'ha risolta con un netto «ce ne faremo una ragione se qualcuno non è contento». Poi si è affrontato il nodo terzo mandato. La premessa di Salvini è che se passerà, può succedere in ogni momento, la battaglia sul terzo mandato, sarà Zaia il candidato della Lega e possibilmente del centro destra, altrimenti ci sarà un altro candidato leghista. Alla fine però, bisogna anche dire che fa un ragionamento più complessivo e può quindi sembrare fuorviante estrapolare una sola frase da un contesto relativamente più ampio, c'è un passaggio che va rimarcato. Lodando il lavoro di Zaia in Regione, afferma: «Visto che nei prossimi anni molti degli snodi fondamentali passano dall'Europa, un difensore del Veneto a Bruxelles, sicuramente farebbe comodo e sarebbe un aspetto importante. Se bocciano il terzo mandato, che non posso imporre a nessuno...». 

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