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Padova, Mattia Tordini: «Ho detto subito si a Mirabelli, con il Mantova è una finale»

Le prime parole del nuovo acquisto biancoscudato al termine dell'allenamento al centro sportivo Memo Geremia

Come lo vedi sul campo, estroso, fantasioso, con la giocata facile, lo è anche davanti ai microfoni. Mattia Tordini, primo arrivo del mercato di gennaio in casa Padova, morde il freno per iniziare ad aiutare la squadra. Obiettivo? Salire al primo posto in classifica, a partire dallo scontro diretto contro il Mantova di lunedì 8 gennaio. Queste le sue prime dichiarazioni da neo sbarcato nel pianeta biancoscudato:  «La trattativa è partita il 27 sera. Ho detto subito si, ho preso i bagagli e il 30 sera ero qui. Padova è la piazza più adatta per rilanciarsi, con storia e voglia di risalire la china il prima possibile. Non vedo l'ora di iniziare. Mi piace giocare tra le linee e con la palla, mi sento pronto anche a fare la guerra. Sono disponibile per ogni tipo di esigenza, se questo significa vincere il campionato. Nel 3-5-2 posso fare la seconda punta. 1vs1 e visione di gioco sono i miei punti di forza. Da piccolo ero conteso tra Milan ed Inter, ma mio nonno era un tifoso dei nerazzurri e quando mi hanno chiamato da bimbo ho scelto loro. Ho fatto 10 anni di settore giovanile nell'inter e poi Novara, Torino, ancora Novara e poi Lecco».

Prosegue il fantasista ex Lecco: «All'Euganeo è stato il mio battesimo di fuoco nell'autunno 2021. Contro il Padova ho giocato due partite e due gol, diciamo che mi porta bene. Modelli? Nessuno nello specifico, anche se mi piace osservare giocatori come Insigne, Mertens e Dybala, tutti con il baricentro basso. Posso fare tanti ruoli davanti. Le prime sensazioni? Il gruppo è fantastico. I più esperti mi hanno accolto benissimo, facendomi conoscere la città. Mi trovo in un gruppo favoloso, mi sento già a casa. Il girone A è molto competitivo, al tempo stesso siamo un'ottima squadra. Con il Mantova è una finale. Sono pronto per giocare, sto bene». 

Conclude: «Il figlio del presidente Di Nunno mi ha detto di giocare tranquillo, Bonazzoli mi ha parlato di Padova come un ottimo posto dove ricominciare. Torrente mi ha dato il benvenuto e detto che vogliamo vincere. Ho sentito questa parola 20 volte nel giro di pochi giorni. Ringrazio Zironelli per le belle parole spese nei giorni scorsi nei miei riguardi. La stagione 21-22 era partita molto bene con interessamenti di club importanti, se farò bene qui è probabile che risentirò qualche sirena simile. Voglio stare con la testa sulle spalle, poi l'occasione arriva. Devo imparare tanto dai miei compagni, soprattutto in alcuni movimenti. Siamo un reparto offensivo forte? Speriamo di continuarlo a dimostrare e io spero di essere all'altezza». 

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