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Borse di studio, gli studenti (e la sinistra) aspettano risposte dall'assessora Elena Donazzan

L'ex vicesindaco e oggi consigliere regionale: «Ancora una volta il Veneto risulta la prima per la presenza di studenti universitari idonei a ricevere la borsa di studio, ma non beneficiari»

L'Esu di Padova ha presentato il progetto per l'apertura della nuova residenza nel Collegio Missioni Africane, presentazione a cui si è presentata anche l'Assessosora Elena Donazzan. «Non ci stupiamo che ancora una volta l'assessora Elena Donazzan non si assuma le sue responsabilità - sostengono gli studenti dell'Udu - .Affermare che la Regione abbia sempre garantito tutte le borse è un'assurdità».

La copertura

« La copertura totale è merito degli aiuti delle università - evidenzia Domenico Amico, coordinatore dell'Udu - .L'ateneo destina più di 7 milioni di euro per colmare le lacune dell'assessora Donazzan e della giunta Zaia, facendosi carico di un compito che spetterebbe al governo e alle regioni. Le borse dello scorso anno sono arrivate con 12 mesi di ritardo e per gli idonei non beneficiari di quest'anno ancora nessuna risposta se non l'amaro presentimento che non tutte le borse verranno coperte. Ancora una volta gli studenti si vedono delusi da una Regione che si vanta di essere motore dell'economia italiana ma non riesce a garantire un diritto come le borse di studio. La carenza di borse di studio è sicuramente un problema nazionale, ma non è un caso che più della metà delle borse mancanti siano proprio in Veneto. L'assessora Donazzan dovrebbe assumersi la responsabilità di questa situazione anziché trascurare gli studenti».

La residenzialità

Sulla residenzialità commenta invece Francesca Pollero, rappresentante degli studenti in Esu per Udu Padova: «Non possiamo considerare sufficiente l'aggiunta di 109 posti letto, dato che più di mille studenti l'anno scorso non hanno ottenuto alloggio nella prima assegnazione. Gli scorrimenti delle liste non risolvono il problema, poiché gli studenti hanno bisogno del posto letto all'inizio dell'anno accademico, non a dicembre»

Arturo Lorenzoni

Anche l'ex vicesindaco di Padova e oggi consigliere regionale d'opposizione rilancia: «Ancora una volta il Veneto risulta la prima Regione per la presenza di studenti universitari idonei a ricevere la borsa di studio, ma non beneficiari - commenta - .L’assessore Elena Donazzan scarica le colpe sul governo di Mario Draghi, che ha esteso le condizioni di accesso alle borse, ma non avrebbe assicurato i fondi. Ma dall’ottobre del 2022 al governo c’è il partito dell’assessora, il quale aveva tutto il tempo per intervenire ed eliminare la situazione scandalosa di giovani che hanno diritto alla borsa e non possono beneficiarne. Questa - aggiunge Lorenzoni - è una delle condizioni gravi che causano l’allontanamento dei giovani capaci dal nostro territorio. E peraltro va avanti da molti anni. Mi ha colpito l’osservazione fatta in Consiglio regionale. Riporto testualmente: se i giovani sono bravi possono anche trovarsi un lavoro part-time per finanziarsi gli studi. Bravissimi coloro che lo fanno, ma dobbiamo mettere tutti nelle condizioni di studiare nei nostri Atenei, non solo gli eroi che conciliano studio e lavoro. La Regione – conclude - ha la solidità finanziaria per anticipare i fondi statali: lo faccia immediatamente con un accordo tra gli assessori Elena Donazzan e Francesco Calzavara, per non vedere ancora una volta crescere la fuga dei nostri giovani verso le Regioni maggiormente attrattive».

Ostanel

«Leggo con grande stupore che l’assessora Donazzan ha scoperto che in Veneto ci sono seimila studenti universitari che pur avendo diritto alla borsa di studio non la ricevono per mancanza di fondi: se non si trattasse della vita di migliaia di giovani verrebbe da dire “meglio tardi che mai” dato che da più di due anni in ogni occasione abbiamo sottoposto all’Assessora il tema degli idonei non beneficiari e non siamo mai stati ascoltati e abbiamo raggiunto il record negativo del 65% di borse di studio non pagate - dichiara la Consigliera regionale Elena Ostanel, del Veneto che vogliamo, in merito alle recenti dichiarazioni sulla stampa dell’Assessora Donazzan - .Donazzan ci dice che la Regione non ha fondi e che quindi al momento non c’è nessuna soluzione al problema. Non è vero, e lei lo sa bene. Durante la votazione del bilancio avevamo proposto una modifica dell’addizionale IRPEF regionale che avrebbe permesso la copertura di tutte le borse di studio della Regione (portando ad un aumento anche dei fondi nazionali). Avremmo avuto un primo passo in attesa di una copertura seria e costante da parte della Regione, ma la maggioranza ha preferito non risolvere il problema. Mi domando se oggi saremmo ancora in questa situazione se Donazzan ci avesse ascoltati da subito, accogliendo le nostre proposte o quanto meno dando risposte chiare alle studentesse e agli studenti che in tantissime occasioni hanno chiesto un dialogo con l’Assessora, senza mai ricevere risposta. Oggi, dopo due anni, scopriamo che Donazzan crede di non avere nessuna responsabilità, ne alcun potere, a dir poco incredibile» conclude Ostanel.

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