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A "Chi l'ha visto" gli audio con le paure di Giulia: «Vorrei sparisse dalla mia vita»

Federica Sciarelli dedica la trasmissione alla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin. Fa ascoltare degli audio inviati un mese e mezzo fa a delle amiche in cui palesa le sue difficoltà e le sue paure. Inoltre pone interrogativi sui 35 minuti intercorsi tra la denuncia di un testimone alla morte della ragazza

«Non si deve più parlare di allontanamento volontario bensì per cause ignote. Sarà la nostra nuova battaglia», ripete più volte Federica Sciarelli durante la trasmissione Chi l'ha visto. E come darle torto. Quanto è accaduto nel caso di Giulia Cecchettin, dove in fondo al verbale di denuncia ai carabinieri da parte del padre, viene usata quella dicitura nonostante nello stesso documento siano riportate le sue preoccupazioni, circostanziate. «Temo per l'incolumità di mia figlia», c'è pure scritto nella denuncia, per ben due volte. Ha certamente ragione Federica Sciarelli, non è la formula giusta. Sembra un'inezia, una discussione sulla forma ma non è affatto così perché tra le pieghe del programma, nella parte dedicata alla tragica fine di Giulia, ci si domanda come mai nei 35 minuti successivi  alla telefonata di un uomo che è poi uno dei due testimoni, che racconta alla polizia dettagliatamente cosa stava vedendo e sentendo, la prima aggressione, non si sia riusciti a intervenire per evitare la morte della ragazza. Forse non viene detto esplicitamente ma il dubbio è insinuato in modo persuasivo. Si mostra come da Vigonovo alla zona industriale di Fossò l'auto si sia mossa liberamente con Giulia ferita ma ancora viva, ci sia un tratto di strada dove forse si poteva intercettare l'auto di Turetta. Almeno tentare. 

La trasmissione però ha riservato un vero e proprio colpo di scena, degli audio inviati a delle amiche, con la voce di Giulia che parla dell'ex fidanzato, inviati un mese e mezzo fa su una chat. «Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, non vorrei più avere contatti con lui. Però allo stesso tempo mi viene a dire cose come che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi e che vorrebbe morire», racconta Giulia premettendo alle amiche di scusarsi di essere monotematica. «Non me le viene a dire per forza come ricatto secondo me, però suonano molto come ricatto, allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo. Questa cosa, con il fatto che io vorrei non vederlo più, perchè comincio a non sopportarlo più, mi pesa. Sono arrivata a un punto in cui vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui», diceva confidandosi con le sue amiche. 

Fermato in Germania sulla A9 all'altezza di Bad Duerrenberg la scorsa domenica, anche agli inquirenti tedeschi avrebbe ripetuto l'intenzione di farla finita e sparire, come diceva a Giulia. Non ha trovato il coraggio, avrebbe detto. La realtà dei fatti però racconta un'altra storia, che chi è scomparsa, nel senso più definitivo che c'è, è Giulia. Lei è sparita davvero, anche se era l'ultima cosa che voleva. Lo testimonia il fatto che il sabato maledetto, quando è stata rapita, prelevata con la forza, contro la sua volontà, si voleva comprare le scarpe da abbinare al vestito per la laurea. E Filippo non ha avuto il coraggio di farla finita, aspetto su cui tutti i media stanno dando grande enfasi, ma dovrà invece spiegare come sia riuscito a infliggere a Giulia quanto ha subito. Sono stati una tortura quei 35 minuti in cui non si è intervenuti. Un'agonia, da che è stata ferita e poi uccisa, tralasciando i crudeli e macabri particolari che abbiamo imparato a conoscere e che non serve ripetere. Anche in questo caso ci sentiamo di affermare che il coraggio non c'entra niente. Gliulia ne ha avuto invece, fino all'ultimo. E si è battuta per non soccombere. 

In collegamento con trasmissione di Federica Sciarelli, Chi l'ha visto, anche Emanuele Compagno, legale di Filippo Turetta, che ha ribadito di star valutando la richiesta di una perizia psichiatrica: «Potrebbe essere utile per verificare cosa sia successo». Nuove indiscrezioni dicono che il 22enne di Torreglia potrebbe essere in Italia venerdì. 

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