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Scienze del farmaco, l'Università di Padova scelta come coordinatrice nazionale

L'obiettivo è quello di riformulare, in maniera totalmente innovativa, le attività di orientamento in un’ottica integrata sull’asse Scuola-Università-Lavoro. Compito dell’Ateneo sarà anche, con la quasi totalità delle università italiane, costruire reti e sistemi multimediali capaci di omogeneizzare tali attività

"Scienze del farmaco" si rivela essere negli ultimi anni uno dei campi scientifici e lavorativi più dinamici. Farmacologia, tossicologia, chimica farmaceutica, tecnologia farmaceutica, biochimica, biologia farmaceutica, medicina rigenerativa sono solo alcune delle aree di ricerca in cui il Dipartimento di scienze del farmaco dell’Università di Padova rinnova la sua “tradizione”, basata sull’acquisizione delle più rilevanti competenze nella disciplina, attraverso le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche sviluppate nell’ambito delle scienze della vita. Le lauree proposte, oggi a tutti gli effetti abilitanti per la professione, necessitano di un continuo dialogo, sia nella costruzione didattica che in termini di ricerca, con soggetti esterni quali la grande industria farmaceutica, il Ministero, regioni e ovviamente l’Ordine professionale.

Scienze del farmaco

Con il nuovo Pot - Piano per l’Orientamento e Tutorato, finanziato con l’importo di oltre 700mila euro e di durata triennale, a Padova viene riconosciuto il ruolo di coordinatore nazionale per riformulare, in maniera totalmente innovativa, le attività di orientamento in un’ottica integrata sull’asse Scuola-Università-Lavoro. Compito dell’Ateneo sarà anche, con la quasi totalità delle università italiane, costruire reti e sistemi multimediali capaci di omogeneizzare tali attività. Afferma in merito Andrea Gerosa, delegato all’orientamento, tutorato e placement dell’Università di Padova: «L’impegno dei vari corsi di studio del nostro Ateneo in occasione del recente bando Piano Orientamento e Tutorato/Piano Lauree Scientifiche (POT/PLS) è stato eccezionale e vede l’Università di Padova partecipare a ben 25 progetti finanziati su un totale di 29 a livello nazionale. Vi è un coinvolgimento di quasi tutte le aree disciplinari, incluse alcune che negli anni precedenti non hanno mai partecipato a questa tipologia di bandi. L’Ateneo, con il supporto del suo settore orientamento e tutorato, ha svolto un ruolo di coordinamento nella fase di stesura delle proposte e ha supportato i propri docenti, in stretta sinergia con la commissione orientamento della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), nella fase di formazione delle reti nazionali, con un’attenzione particolare al progetto di Scienze del farmaco per il quale i colleghi si sono generosamente offerti per il ruolo di coordinatori nazionali. Sarà fondamentale armonizzare le azioni dei progetti POT/PLS con le altre attività di orientamento e tutorato promosse in università, con particolare riferimento agli interventi di orientamento nelle scuole secondarie, promosse nell’ambito del PNRR orientamento. Per questo motivo i colleghi di Scienze del Farmaco si sono già confrontati in fase di stesura del progetto con Lorenza Da Re, advisor di Ateneo per l’innovazione pedagogica di orientamento tutorato e placement, e nei prossimi mesi procederemo a istituire una cabina di regia con tutti i referenti di questi progetti e con la commissione orientamento e tutorato di Ateneo. In conclusione, sono certo che le attività stimolate da questi progetti andranno ad arricchire, con gli aspetti più legati alle specifiche discipline, l’insieme di azioni per accompagnare studenti e studentesse durante l’ingresso all’università, durante il loro percorso e nella fase di inserimento nel mondo del lavoro».

Unipd

Aggiunge Stefano Moro, direttore di Scienze del Farmaco e referente nazionale del progetto: «La particolarità di questo nuovo piano di orientamento e tutorato è quella di coagulare attorno a un unico progetto, e quindi con una visione unitaria e di ampio spettro, tutte le sedi universitarie che erogano una didattica nell’ambito delle Scienze del Farmaco. Grazie al coordinamento in CRUI supportato dal nostro Ateneo, la nostra sede universitaria sarà infatti coordinatrice nazionale. È questa una grande soddisfazione perché premia da un lato l’alta qualità di insegnamento di tutti i colleghi del dipartimento, dall’altro enuclea l’importanza strategica del rapporto con scuole secondarie di secondo grado su cui abbiamo sempre puntato. Da anni, in primis nella nostra regione, il nostro dipartimento programma incontri con i futuri studenti con un unico scopo: far scegliere in maniera consapevole quello che potrà essere il loro futuro percorso universitario. A questo primo fondamentale obiettivo, la scelta informata, si aggiunge un plus tutto particolare del nostro Ateneo: una “tradizione”, basata sull’acquisizione delle più rilevanti competenze, che si rinnova continuamente attraverso la contaminazione di ogni disciplina con le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche sviluppate nell’ambito delle scienze della vita».

Progetto

Conclude Valentina Gandin, referente della sede padovana del progetto: «Obiettivo fondamentale di questo nuovo piano è riformulare in maniera integrata le attività di orientamento sull’asse Scuola-Università-Lavoro. Si tratta di favorire la scelta del percorso di studi in modo tale che unisca la piena consapevolezza delle conoscenze e competenze culturali/professionali che vengono acquisite durante il percorso formativo con le attitudini e vocazioni personali del futuro universitario. Ma il vero punto qualificante, oltre il bagaglio formativo dall’accademia e l’interesse personale del singolo è far capire ai ragazzi quali sono le attuali prospettive professionali e occupazionali dei corsi erogati. Per intenderci, il mondo del farmaco e dei prodotti per la salute - ma anche le professioni che gravitano attorno a queste materie - è in rapido e continuo divenire.  Dobbiamo essere in grado di fornire agli studenti una fotografia aggiornata di cosa propone, oggi e nel prossimo futuro, il mondo delle scienze del farmaco. L’apporto di istituzioni scolastiche territoriali da un lato e degli ordini professionali e delle associazioni di categoria dall’altro, il loro continuo dialogo saranno uno dei punti di forza del nuovo piano nazionale articolato temporalmente in tre anni. Tra le novità importanti di questo progetto c’è anche l’ampliamento della sperimentazione del Tutorato Formativo per le lauree magistrali in Farmacia e Farmacia industriale (LM-13) e le lauree in Scienze e tecnologie farmaceutiche (L-29). Questo modello di tutorato, sviluppato all’Università di Padova dalla professoressa Lorenza Da Re, è riconosciuto dalle più attuali ricerche scientifiche come valido strumento di accompagnamento per agevolare lo studente nella transizione Scuola-Università, nella definizione del proprio progetto formativo e professionale, oltre che nei processi di empowerment e di potenziamento del rendimento accademico».

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