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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Este

Acqua nelle scuole di Este, nessun pericolo: "Mai trovate sostanze inquinanti"

Gallana: "A Este non sono mai stati trovati Pfas e l'acqua dei nostri rubinetti è buona. In tema di tutela e sicurezza dei cittadini, nulla deve comunque restare intentato, e per questo il controllo degli Enti gestori e degli Enti accreditati alle verifiche deve essere costante"

Venerdì 1 giugno si è tenuto in Municipio un incontro di coordinamento e informazione sulle acque ad uso umano per le scuole.

Gli ospiti

Erano presenti, oltre al sindaco Gallana e all'assessore all'ambiente Gobbo, l'assessore Luca Menini, il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'ULS 6 “Euganea”, dr.ssa Ivana Simoncello, la dirigente dell'Istituto Comprensivo di Este, dr.ssa Paola Morato, il presidente del Consorzio di Bonifica Adige-Euganeo, Michele Zanato, il direttore della Fondazione IREA Morini-Pedrina, dr.ssa Elena Littamé, la coordinatrice del Centro Servizi Infanzia Santa Maria delle Grazie, Clizia Concolato, il direttore del CFP Manfredini, don Dino Marcon con il responsabile amministrativo, Alberto Puatto.

La delibera regionale

La Delibera Regionale del Veneto del 21/05/2018, una volta resa nota dai quotidiani, ha allarmato non poco l'opinione pubblica e molti genitori si sono chiesti se fosse il caso di continuare a dare da bere l'acqua del rubinetto agli alunni nelle scuole. La Delibera ridefinisce i confini dell'Area Rossa ai fini dell'emergenza idropotabile, dell'Area Arancione riferita alle captazioni autonome ad uso potabile e dell'Area di Attenzione (Area Gialla). Per fugare ogni dubbio, l'Amministrazione ha quindi voluto convocare immediatamente l'incontro per coordinare una corretta informazione sul tema dell'acqua destinata al consumo umano erogata dalle rete acquedottistica, e dell'acqua prelevata in captazione autonome, ovvero da pozzi costruiti per usi domestici, per esigenza di trasparenza, per evitare allarmismi ingiustificati o azioni scoordinate.

L'area

La dottoressa Simoncello del Dipartimento di Prevenzione ha sottolineato che l'area nella quale è stato inserito il territorio di Este, definita come “area gialla” dalla Delibera della Regione del Veneto del 21 maggio 2018 indica «l'area dove viene messa sotto controllo la rete ambientale per acque superficiali e sotterranee e dove non si sono trovati pozzi privati con superamenti dei livelli di pfas, né presenza di pfas negli acquedotti». Va ricordato che la fonte di approvvigionamento dell'acqua potabile per il territorio atestino è diversa da quella dell'“area rossa”. Rimane comunque responsabilità in primis dell'Ulss, attraverso i laboratori di analisi accreditati (Arpav), effettuare costantemente controlli.

L'incontro

Nell'incontro si è precisato che per quanto riguarda le acque della rete dell'acquedotto, è dovere di tutti fornire agli utenti informazioni razionali e corrette, basate sui dati scientifici pubblicati e disponibili. «Sul sito del gestore della rete acquedottistica, www.acquevenete.it – ha rammentato il sindaco -, alla voce “Qualità dell'acqua”, sono disponibili i dati di analisi costantemente aggiornati; gli stessi dati sono riportati nella nuova bolletta di Acquevenete, e quindi a disposizione di tutti i cittadini». L'assessore all'ambiente ha ribadito, a sua volta, che è responsabilità di tutti i proprietari denunciare i pozzi privati, non solo per adempiere all'obbligo normativo, ma soprattutto perché attraverso l'analisi e il monitoraggio delle acque dei pozzi è possibile controllare con più efficacia lo stato delle acque sotterranee. 
In tema di acque per uso irriguo di campi e orti, il presidente del Consorzio di Bonifica ha informato circa l'iter di un importante progetto finalizzato all'approvvigionamento di acqua direttamente dall'Adige, attraverso nuove condotte e canalizzazioni, evitando così di rifornirsi da fonti non idonee.

I lavori

«Conclusa da poco la fase progettuale – ha detto il presidente Zanato – i lavori potranno essere appaltati entro il 2018 e conclusi entro 3 anni; l'importo dei lavori ammonta a 45 milioni di euro. Con questa importante opera si mira a risolvere il problema che riguarda gli agricoltori dell'area rossa e più in generale tutti gli utenti». I dirigenti scolastici hanno condiviso la necessità, come sostenuto da Comune e Ulss, di contribuire alla diffusione di informazioni coordinate, razionali e ragionevolmente corrette agli utenti, ma condividono anche la necessità di continuare a sostenere iniziative utili a far crescere la cultura del rispetto ambientale e del risparmio delle risorse.

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