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Cronaca

Olimpiadi del sapere, la Regione premia le sue giovani eccellenze: anche tre "ori" padovani

Sette "ori" alle Olimpiadi di matematica, uno in quelle di fisica, e sei podi alle Olimpiadi di italiano: è l’eccezionale medagliere conquistato dagli studenti veneti

Sette "ori" alle Olimpiadi di matematica, uno in quelle di fisica, e sei podi alle Olimpiadi di italiano: è l’eccezionale medagliere conquistato dagli studenti veneti nelle più prestigiose competizioni scolastiche promosse a livello nazionale, premiato giovedì nella "Giornata delle Eccellenze" organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto nella sala Tiepolo di Palazzo Labia. A complimentarsi con i giovani "olimpionici" del sapere, accompagnati dai loro docenti, sono stati il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, e gli assessori regionali all’Istruzione e alla Cultura.

ECCELLENZE VENETE. Risultati, quelli ottenuti dagli studenti veneti nelle loro Olimpiadi del sapere, che acquistano ancor più significato se solo si considera che alle Olimpiadi di matematica sono stati ben 250mila i partecipanti a livello nazionale (solo 300 i finalisti), 50mila quelli in corsa per le Olimpiadi di fisica (104 i giovani in finale) e poco meno di 58 mila gli studenti impegnati nelle Olimpiadi di Italiano (appena 80 quelli in corsa per la conquista del podio).

TRE "ORI" PADOVANI. I campioni dell’oro nella matematica sono Andrea Ulliana e Linda Friso del liceo Nievo di Padova, Mattia Maculan del liceo Corradini di Vicenza, Giacomo Colombo del liceo Fermi di Padova, Giorgio Navone del ‘Nicolò Tron’ di Vicenza, Angelo Giustiniani del liceo Leonardo da Vinci di Treviso, Giovani Mecenero del Leonardo da Vinci di Vicenza; medaglia d’oro nella fisica è Lorenzo Bresolin dell’istituto Bruno-Franchetti di Venezia; e per le olimpiadi di italiano i ‘campioni’ del Veneto sono Francesco Canazza dell’istituto Bolisani di Isola della Scala, Luca Carraro del liceo Fermi di Padova, Giacomo Vialetto e Martina Buston del liceo Brocchi di Bassano, Sara Varijen del liceo Bocchi-Galilei di Adria, Anna Roncolato dell’istituto Artusi di Recoaro Terme.

ALTERNANZA SUOLA-LAVORO. La mattina delle “eccellenze” si è conclusa con la firma di un protocollo tra Ufficio scolastico regionale del Veneto e gli assessorati all’Istruzione e alla Cultura della Regione per promuovere l’alternanza scuola-lavoro nelle istituzioni culturali regionali, come archivi, musei, biblioteche e fondazioni.

ASSESSORE ALL'ISTRUZIONE. "Gli studenti che hanno vinto hanno dato lustro non solo a loro stessi ma anche alla scuola del Veneto – ha sottolineato l’assessore regionale all’istruzione - i numeri parlano di primati: tra i primi dieci ITS d’Italia, quattro sono veneti. Gli studenti delle scuole venete vantano ottime posizioni nelle valutazioni Ocse Pisa, nelle competenze linguistiche, scientifiche e nella conoscenza della matematica. L’alternanza scuola-lavoro da noi è realtà già dal 2011 con ottimi risultati, riconosciuti dalle aziende, nel conseguimento delle ‘competenze trasversali’. Con il protocollo odierno il sistema scolastico veneto si impegna a favorire l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro in uno degli ambiti preminenti della nostra economia: la cultura e il turismo culturale. Un impegno importante per una Regione che vanta oltre 60 milioni di presenze, grazie all’attrazione esercitata da Venezia e dalle città d’arte".

ASSESSORE ALLA CULTURA. “Crediamo che l’alternanza scuola-lavoro nei musei, nell’ambito della cultura e dell’arte possa aiutare i giovani a maturare professionalità e nuove occupazioni e rendere il Veneto sempre più competitivo – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura - questo protocollo interpreta nel modo più efficace le potenzialità esistenti nel territorio regionale e aiuterà ad offrire nuove opportunità professionali, nella consapevolezza che il Veneto abbia molto da dare a chi vuole costruire qui il proprio futuro lavorativo".

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