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Cronaca Stanga

Fugge dai domiciliari ad Agrigento per tornare a spacciare a Padova

Tra il 4 e il 5 agosto sono state diverse le operazioni portate a termine dagli investigatori della Questura. Tolta dal mercato cocaina e monitorate tutte le zone più a rischio del territorio

Proseguono senza sosta gli interventi dei poliziotti della sezione "Criminalità Diffusa" della Squadra Mobile di Padova nell’attività di repressione dei reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, un fenomeno che non conosce la parola crisi con un impressionante turnover di "galoppini" dello spaccio scoperti dalle forze dell'ordine in piena attività.  Intensa l'attività portata a termine a cavallo tra il 4 e il 5 agosto in città.

Fuggito da Agrigento per spacciare a Padova

Durante un controllo effettuato alla Stanga gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Padova hanno arrestato per evasione Zied Boukadi, 41 anni pregiudicato e condannato per reati in materia di stupefacenti, irregolare sul territorio nazionale. Il quarantunenne, rimpatriato nel settembre scorso, a seguito della   concessione di una misura alternativa alla detenzione, è stato nuovamente rintracciato a Padova, dopo essere stato riconosciuto dai poliziotti che lo avevano catturato a suo tempo. Da un rapido controllo delle banche dati è risultato evaso lo scorso 24 luglio dalla tensostruttura di Porto Empedocle (Agrigento), dove, a seguito del suo arresto proprio per reingresso illegale, è stato messo ai domiciliari. Riuscito a far perdere le proprie tracce, lo straniero ha pensato bene di raggiungere nuovamente Padova, non mettendo in conto la probabilità di venire ben presto riconosciuto dai poliziotti. Al termine del giudizio direttissimo fissato e svoltosi dinanzi al Tribunale di Padova ieri 5 agosto, per essere giudicato per la sola evasione, i poliziotti hanno ottenuto dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Venezia un provvedimento di esecuzione per la carcerazione. Ristretto presso la Casa di reclusione di Padova, l’uomo dovrà scontare 6 mesi di carcere.

Venti dosi di cocaina

L’attività dei poliziotti ha poi portato al rintraccio ed alla denuncia di altri due stranieri irregolari. Un altro tunisino di 27 anni, con precedenti di polizia specifici, ma richiedente protezione internazionale, è stato notato in tarda sera in via Pontevigodarzere, lungo l’argine del fiume Brenta. Quando è stato il momento di controllarlo, si è  dato alla fuga immettendosi nel traffico. Raggiunto e bloccato poco dopo e sottoposto a perquisizione personale, gli sono state rinvenute addosso, 20 dosi di cocaina ed una dose di hashish, oltre a diversi involucri di cellophane utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente. Informato il pubblico ministero di turno, l’uomo è stato indagato in stato di libertà e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione al fine di riconsiderarne la posizione sul territorio nazionale.

Appena maggiorenne 

Un  marocchino di 18 anni è stato invece fermato dai poliziotti in via Ospedale. Notato in un primo momento ricevere una telefonata e contestualmente incamminarsi a  passo spedito in direzione del Policlinico, è stato visto poco dopo incontrarsi con una seconda persona a cui ha consegnato un involucro ricevendo in cambio delle banconote. Controllati entrambi i soggetti, colui che si sarebbe rivelato essere di fatto l’acquirente, un barista di un comune limitrofo, ha consegnato agli agenti la dose di cocaina poco prima acquistata, dichiarando di averla pagata 40 euro, così come avvenuto in altre precedenti occasioni. Lo straniero è stato trovato in possesso di 275 euro probabile provento di precedente attività illecita. Informato il pubblico ministero di turno, il giovane marocchino fino a venerdì sconosciuto alle forze dell'ordine,    è stato​ indagato in stato di libertà ed anche lui messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione al fine di verificarne la posizione di cittadino irregolare. 

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