Transgender all'Università, via libera a Padova al "doppio libretto"
Il Senato accademico del Bo ha approvato l'introduzione di una carriera alias con doppio libretto e doppio badge riportanti il nome scelto dallo studente in cambio di genere. Anche Atenei come Oxford e Madrid quest'anno hanno affrontato in maniera analoga la questione
"L'iniziativa si rende necessaria per non creare ulteriori imbarazzi a chi sta vivendo un periodo delicato di transizione". Con queste parole il rettore dell'Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, ha motivato l'adozione del "doppio libretto" per gli studenti e le studentesse transgender e transessuali che ne faranno richiesta. La proposta è stata presentata e votata ieri in sede di Senato accademico dallo stesso rettore a seguito di mesi di confronto con l'associazione Lgbti Anteros e il supporto del Sindacato degli studenti.
A DICEMBRE: L'APPELLO AL RETTORE PER IL DOPPIO LIBRETTO
IL DOPPIO LIBRETTO. Oltre al solito libretto con i dati anagrafici, d'ora in poi lo studente che ne abbia la necessità potrà averne uno con un alias adeguato alla propria identità psico-fisica. Università come Oxford e Madrid quest'anno hanno affrontato in maniera analoga la questione.
LA PROPOSTA: COSA CAMBIA IN DETTAGLIO
SEGNO DI CIVILTÀ. "Un importante segno di civiltà e di rispetto della dignità umana e di valorizzazione delle rispettive differenze quello che l'università di Padova ha dato - ha commentato il Sindacato degli studenti - Un modo per limitare l’abbandono universitario di troppe persone che vengono violate nella propria privacy e che sono spesso soggette a discriminazioni all'interno della comunità accademica".