rotate-mobile
Cronaca Ponso

Prodotti bio, truffa da 135 milioni Coinvolta azienda padovana

False certificazioni e fatture per operazioni inesistenti, un'operazione della Guardia di Finanza di Cagliari ha portato venerdì all'arresto di 16 persone in tutta Italia. Fra queste i titolari di una ditta di Ponso

Maristella T., di 59 anni, e il marito Lucio S., 60enne, di Ponso, nel padovano, entrambi responsabili di un’azienda individuale a nome della donna, sono risultati coinvolti nella truffa nel mercato biologico scoperta dalle fiamme gialle cagliaritane che venerdì hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e 12 agli arresti domiciliari, oltre all’individuazione di 24 indagati.

LA TRUFFA. L’organizzazione, che aveva come vertice una azienda sarda di Capoterra, avrebbe sfornato false certificazioni relative a prodotti biologici, destinati al mercato nazionale ed europeo, senza che i prodotti fossero realmente "bio". In questo modo sarebbero stati piazzati sul mercato alimenti a prezzi elevati, guadagnando sulla differenza di prezzo tra quelli biologici e quelli convenzionali. Scoprendo i "punti critici" nel meccanismo di certificazione dei prodotti bio, i truffatori erano riusciti a sfruttarli con l'inconsapevole contributo degli enti di certificazione e allo stesso tempo con l'aiuto di alcuni funzionari infedeli. Un sistema che ha portato in commercio 100 mila tonnellate di alimenti non biologici, soprattutto grano, mais, soia e girasole, venduti da sette società definite "cartiere" con una evasione all'iva di oltre 5 milioni di euro e fatture per operazioni inesistenti del valore di oltre 135 milioni di euro. Gli arrestati a vario titolo, per frode fiscale e frode nel commercio, sono disseminati, oltre che in Veneto, fra Sardegna, Lazio, Marche, Emilia Romagna e Puglia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prodotti bio, truffa da 135 milioni Coinvolta azienda padovana

PadovaOggi è in caricamento