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Ampliamento magazzini Alì a Padova, Ostanel presenta una mozione: «Basta consumo di suolo»

Afferma la consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo: «La nostra mozione è stata sostenuta dagli altri consiglieri di minoranza, come la collega padovana Camani, che ha condiviso la necessità di un intervento che dia più potere ai Comuni e quindi ai sindaci di pianificare questi interventi conteggiandoli nel consumo di suolo disponibile»

«Stiamo discutendo da mesi del caso Alì a Padova, e in Regione ho proposto una mozione proprio per cambiare una norma regionale che oggi non dà alcun vincolo sul consumo di suolo come accade in questo caso»: Elena Ostanel, consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, torna sulla questione dell'ampliamento dei magazzini Alì in via Svezia, in zona industriale.

Ampliamento magazzini Alì

Continua Ostanel: «Si chiedeva una cosa semplice: adeguare gli strumenti normativi, come le deroghe previste dal SUAP per i grandi ampliamenti, per cercare di rendere reale l’obiettivo di un “consumo di suolo zero”, che oggi il Piano per la Transizione Ecologica del 2022 prevede sia raggiunto al 2030. E invece la maggioranza vota contro di fatto ad una sua stessa proposta, che giace da aprile dell’anno scorso in Commissione e non è ancora arrivata in Consiglio. È un progetto di legge a prima firma della Consigliera di maggioranza Rizzotto che andava nella direzione di conteggiare, almeno in parte, il consumo di suolo di questi grandi interventi, che spesso nella nostra Regione hanno a che fare con la creazione di poli logistici, che di fatto non contano nella riserva di suolo da consumare che per legge hanno i Comuni e la Regione. Come ho ricordato in aula, oltre a Padova abbiamo tanti casi che sfuggono al consumo si suolo, come per i poli logistici di Zevio, a Roncade, a Bassano del Grappa, senza parlare del Polo logistico di Casale sul Sile che da solo vale 500.000 mq di consumo di suolo, anche questi non conteggiati grazie alle deroghe della legge regionale. A noi non sembra normale. E la nostra mozione è stata sostenuta dagli altri consiglieri di minoranza, come la collega padovana Camani, che ha condiviso la necessità di un intervento che dia più potere ai Comuni e quindi ai sindaci di pianificare questi interventi conteggiandoli nel consumo di suolo disponibile. Siamo la seconda regione, dopo la Lombardia, per suolo consumato e fino a che l’articolo 12 della legge regionale sul consumo di suolo zero prevedrà tali deroghe, continueremo ad esserlo».

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