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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Donazzan: «Giordani vuole sostituirsi a Dio. Registrare due mamme è delirio di onnipotenza»

L'assessora alle pari opportunità della giunta Zaia contesta la scelta del sindaco e ora impugnata dalla Procura

«Trovo assolutamente sensata, giusta e rispettosa del diritto del bambino l’impugnazione della procura di Padova dei 33 atti di nascita di bambini con due mamme registrati dal 2017 ad oggi dal sindaco di Padova, che voleva pretendere di assegnare al figlio biologico di una soltanto delle donne il cognome della propria compagna. Si tratta di bambini concepiti all’estero con la procreazione medicalmente assistita, che in Italia è consentita solo alle coppie eterosessuali formate da una donna e un uomo. Trovo sbagliatissimo sotto l’aspetto del diritto ed arbitrario in tema di valori l’intervento del sindaco Giordani che si sta ostinando a giustificare la sua scelta di pretendere di registrare due madri. Da che mondo è mondo la madre è una e da qualche parte sulla terra c’è un padre, il volersi sostituire alla natura e a Dio è un delirio di onnipotenza». Così l’Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità della Regione Veneto Elena Donazzan (FdI) commenta l’impugnazione di 33 casi di bambini registrati all’anagrafe su richiesta di coppie omogenitoriali. Finora non si è invece espresso il capo della sua giunta, Luca Zaia, che negli anni ha espresso però sempre un pensiero più progressista rispetto a quella della sua assessora.

«Pericoloso»
 

«Trovo pericoloso che un sindaco si spinga così oltre, con un’assurda invasione di campo. Ricordo che la seconda mamma non c’è sia in natura che nel diritto italiano. Neppure una legge può dire che ci sono due madri o due padri…facciamocene una ragione e non pieghiamoci all’egoismo e alle velleità ideologiche di chi non vuole riconoscere i diritti dei bambini, che non sono proprietà, ma hanno il diritto di avere un padre e una madre e di sapere chi sono i propri genitori biologici»

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