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Inceneritore, Giordani scrive a Zaia: «Non basta indagine epidemiologica, serve biomonitoraggio metalli pesanti»

Continua l’azione del Comune di Padova perché siano rispettate integralmente le osservazioni ambientali formulate dallo stesso Comune a tutela della salute pubblica rispetto al termovalorizzatore di San Lazzaro

Continua l’azione del Comune di Padova perché siano rispettate integralmente le osservazioni ambientali formulate dallo stesso Comune a tutela della salute pubblica rispetto al termovalorizzatore di San Lazzaro. Il sindaco Sergio Giordani, con una nota indirizzata alla Commissione Ambiente e Salute della Regione del Veneto, ha risposto alla nota del 19 settembre dell’Ulls 6, che trasmetteva il progetto e la bozza di convenzione per la realizzazione dell’indagine epidemiologica sugli effetti dell’attività del termovalorizzatore. Questa indagine è prevista dalla terza condizione ambientale del provvedimento di autorizzazione unica regionale (Paur), che ha approvato la realizzazione della nuova linea dell’inceneritore di Padova 

Giordani

Con la propria nota Giordani ha ribadito alla Regione, alla quale è stata rimessa dall’Ulss la volontà del Comune di Padova, di procedere oltre che all’indagine epidemiologica anche alla realizzazione del biomonitoraggio dei metalli pesanti nelle unghie dei bambini, come del resto già richiesto a luglio. Questo, non solo e non tanto per la vera ottemperanza della condizione ambientale, che spetta al Comune verificare, ma soprattutto perché questa condizione ambientale, introdotta dalla Regione a seguito delle richieste del Comune e di altri soggetti e associazioni qualificate, può essere realizzata pienamente e divenire uno strumento di vera tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente solo se viene svolta in maniera completa e su tutti gli ambiti che possano evidenziare il potenziale inquinamento e darci lo stato reale di salute della nostra popolazione. «Verificare con costanza le eventuali ricadute del termovalorizzatore sul nostro territorio e sulle persone è per me una priorità - sottolinea il sindaco Giordani - .Ricordo che la richiesta del biomonitoraggio è stata da me avanzata ancora nel mese di luglio e che l’Ulss ha ritenuto che sulla decisione si dovesse esprimere Regione. Quindi, come sindaco di Padova, è mio dovere insistere in tutte le sedi amministrative perché venga accolta questa mia richiesta di buon senso e a tutela dei padovani».

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