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Graffiti al Portello, torna anche la Z di Putin. Luciani: «Vergogna senza precedenti»

«Questo accade perché c’è uno scarso interesse da parte dell’attuale Giunta nel preservare i nostri monumenti ed il nostro ambiente, una vergogna senza precedenti» commenta il consigliere comunale della Lega

Al Portello è ricomparsa la "Z", conosciuta ai più come il simbolo disegnato sui carri armati russi spediti nella guerra in Ucraina. Un simbolo già disegnato sul ponte e poi tolto. Ora ricompare alla base del capitello vicino alla scalinata che porta alla riva del Piovego.

Il graffito

«Non è possibile, ancora una volta dobbiamo vedere rovinato un bene di valore storico della nostra Città – ha commentato il consigliere comunale della Lega Alain Luciani – Questo accade perché c’è uno scarso interesse da parte dell’attuale Giunta nel preservare i nostri monumenti ed il nostro ambiente, una vergogna senza precedenti». Il Portello è ricco di manufatti storici che sopravvivono negli anni, ad iniziare dalla storica scalinata, risalente al 1534 e restaurata nel 1993 dall’associazione “Amissi del Piovego”, oltre alla statua della Madonna dei Barcari del Portello ed appunto il capitello. «Il capitello ha un interesse storico ed è stato eretto nel 1790 – prosegue Luciani – Il valore storico del Portello è importante per la città di Padova: venne persino immortalato in un quadro dal Canaletto e lo storico Burchiello (imbarcazione che ancora oggi naviga nelle acque del Piovego) è stato ben descritto e ricordato dal Goldoni. Questi beni devono essere preservati nel migliore dei modi – conclude Luciani – Noi della Lega Padova per Peghin Sindaco ci impegneremo a far installare un sistema di videosorveglianza più efficace ed istituiremo un progetto di controlli intensivi del territorio che potrebbero far desistere gli autori di questi atti vandalici».

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