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Partiti e comitati della Bassa con consiglieri regionali e sindacati, insieme in difesa della sanità pubblica

Dopo Padova e Vicenza sarà Belluno, sabato 28 ottobre, a ospitare la terza manifestazione regionale a salvaguardia la sanità pubblica. Tantissime le adesioni, anche dal padovano. Covesap: «La sanità deve rimanere pubblica, gratuita e universale»

Dopo Padova e Vicenza è Belluno a ospitare la terza manifestazione regionale a salvaguardia la sanità pubblica, e saranno di certo in tanti visto il tam tam che sta circolando da settimane.

L'appuntamento per i tanti che hanno aderito e che continuano a farlo ora dopo ora, si ritroveranno a Belluno, dalle 14:30 di Sabato 28 Ottobre. Ci saranno decine di realtà tra associazioni, sindacati, partiti e professionisti sanitari. «Il contrasto alla dilagante privatizzazione, con medici e infermieri sottopagati e costretti a turni forsennati di 12 ore al giorno, o a notte; investimenti per formazione di figure professionali specializzate; adeguamento di strutture e servizi per rispondere ai bisogni dell’utenza, ma anche gestione delle liste di attesa e maggiori risorse per le categorie fragili, sono alcune delle richieste. Il ritrovo è previsto alle 14:30 al piazzale della stazione, poi il corteo terminerà in piazza del Duomo dove sono previsti numerosi interventi oltre che testimonianze dirette», spiegano dal Covesap che continua a ribadire che «la sanità deve rimanere pubblica, gratuita e universale».  

Per quanto riguarda la politica hanno aderito le consigliere regionali Erika Baldin, Cristina Guarda ed Elena Ostanel oltre a Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis e Arturo Lorenzoni. Con loro liste civiche e partiti, da M5S a Europa Verde passando per Pd e Possibile e tanti altri. Presenti anche i comitati, anche dalla Bassa Padovana. 

ANAOO, il più importante sindacato dei medici ospedalieri, si è così espresso in vista della manifestazione di sabato prossimo: «La grave crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale non garantisce più alla popolazione, anche nella nostra Regione, equità di accesso alle prestazioni sanitarie con pesanti conseguenze sulla salute delle persone e sull’aumento della spesa delle famiglie per la sanità privata. Le stime del Governo prevedono una ulteriore diminuzione dell’investimento in Sanità che sarà il 6,2 % del PIL nel 2024. Il Servizio Sanitario Nazionale è sull’orlo del baratro e sta scivolando, lentamente ma inesorabilmente, da un Servizio Sanitario Nazionale basato sulla tutela di un diritto costituzionale fondamentale, a 21 sistemi sanitari regionali basati sulle regole del libero mercato. Questi fenomeni sono particolarmente evidenti nei territori periferici della nostra Regione come la Provincia di Belluno dove si assiste ad una “desertificazione” dei Servizi sanitari pubblici, con ospedali sempre più sguarniti di specialisti medici dipendenti, reparti sull’orlo della chiusura o gestiti da gettonisti, servizi territoriali sempre più risicati e scarsità di medici di medicina generale. Per protestare contro questa impoverimento progressivo e la carenza sempre più grave di servizi fondamentali come i Pronto Soccorso, i Servizi di Diagnosi e cura in regime di ricovero e ambulatoriale, i servizi di diagnosi e cura del disagio psichico, la medicina di base, i servizi consultoriali, e molti altri, il Coordinamento Veneto dei Comitati in difesa della Sanità Pubblica (COVESAP), Associazioni di Pazienti e dei loro famigliari, Sindacati degli operatori, semplici Cittadini hanno indetto una manifestazione a Belluno il 28 ottobre. L’ANAAO condivide con COVESAP e tutti gli altri Organizzatori le motivazioni di questa protesta e appoggia le diverse rivendicazioni». 

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