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La Regione in Mozambico con Cuamm, Ca' Foscari e Croce Verde per sostenere la sanità locale

Zaia: «Quello che il Veneto sta realizzando nel distretto della città di Beira, nella provincia di Sofala in Mozambico, dove vivono oltre mezzo milione di abitanti, è un servizio di gestione dell’emergenza ed urgenza condiviso con le autorità distrettuali e nazionali competenti»

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato i primi risultati raggiunti con il progetto promosso dalla Regione e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che si concentra nel distretto di Beira, in Mozambico.

Cuamm Mozambico

Attualmente sono operative sedici strutture sanitarie afferenti all’ospedale centrale della città, unica struttura di terzo livello della provincia. Gli elevati tassi di mortalità legati alle emergenze sono correlati ad una scarsa qualità dei servizi erogati dai centri di salute, dai quali proviene il 75% delle emergenze. Inoltre, la debolezza nella gestione delle emergenze è inasprita dai pochi mezzi a disposizione e da una scarsa preparazione del personale sanitario all’uso del sistema di triage per la gestione dei casi. «Quello che il Veneto sta realizzando nel distretto della città di Beira, nella provincia di Sofala in Mozambico, dove vivono oltre mezzo milione di abitanti, è un servizio di gestione dell’emergenza ed urgenza condiviso con le autorità distrettuali e nazionali competenti. Un progetto nato dalla sinergia tra il Servizio distrettuale della Salute della città di Beira e il Servizio di emergenza medica del Ministero della Salute del Mozambico (SEMMO), con il coinvolgimento dell’Ospedale Centrale di Beira. In un anno, qui, sono stati affrontati 7.849 casi di emergenza, di cui 2.883 emergenze ostetriche e 1.540 emergenze pediatriche, con l’aiuto delle tre nuove autoambulanze, che attualmente servono 15 unità sanitarie presenti nel distretto con 12 autisti selezionati e 12 infermiere. L’attività sul campo ha visto il coinvolgimento dei Medici con l’Africa CUAMM, partner operativo del progetto, che assieme all’Università Ca’ Foscari e alla Croce Verde di Padova costituisce il partenariato veneto di un progetto che si sviluppa in tre anni e mira a promuovere il maggiore accesso della popolazione ai servizi di emergenza e urgenza erogati dall’Ospedale centrale della città e dai centri di salute ad esso afferenti».

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«Puntiamo a consolidare un sistema capace di rispondere in maniera veloce alle emergenze sapendo che, spesso in queste zone, le forti piogge causano allagamenti e rendono le strade non più percorribili con moto, biciclette o altri mezzi. Il modello su cui stiamo lavorando insiste in particolare sulle emergenze ostetriche e pediatriche, per facilitare ai pazienti il tragitto verso l’ospedale della città – prosegue il Governatore -. Altro aspetto importante è la formazione del personale sanitario e operativo; da quella specifica in emergenza ostetrica e pediatrica, realizzata in accordo con il Ministero della Salute del Mozambico e rivolta a 12 infermiere impegnate nel servizio di ambulanza e 18 infermiere dei centri sanitari del distretto, a quella sul triage per le urgenze, proposta in collaborazione con il SDSMAS di Beira e il SEMMO, sulla classificazione e gestione delle emergenze mediche attraverso il sistema di Triage su 4 livelli (ITUS 4) che ha visto coinvolti 30 partecipanti».

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