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Soranzo sfida il Pd sul cibo sintetico: «Favorito interesse di pochi, si spezza legame con la natura»

E' stata approvata ieri, 2 maggio, in Consiglio regionale del Veneto, la mozione presentata dal Gruppo Consiliare FdI contro il cibo sintetico, con l’astensione del solo Partito Democratico

E' stata approvata ieri, 2 maggio, in Consiglio regionale del Veneto, la mozione presentata dal Gruppo Consiliare FdI contro il cibo sintetico, con l’astensione del solo Partito Democratico.

Minaccia

Inequivocabili le parole di Soranzo, che boccia su tutta la linea questa possibilità: «La minaccia del cibo sintetico bussa alle porte dell’Europa. Per ora si tratta di carne, pesce e latte ma la varietà di alimenti si sta velocemente ampliando. Realizzati in bioreattori alti 4 piani, i cibi sintetici richiedono un impegno di acqua ed energia notevolmente superiore rispetto ai tradizionali sistemi di allevamento, senza alcuna garanzia peraltro per la salute umana, perché non esiste prova che i prodotti impegnati nel ciclo siano sicuri per il consumo alimentare. Inoltre, il cibo in vitro rappresenta un’alimentazione che limita fortemente la libertà dei consumatori, omologandone le scelte», ha evidenziato il capo gruppo FdI in Regione.

Strategia

«Questo favorisce gli interessi di pochi operatori multinazionali, ad oggi 170 in tutto il mondo, portatori di una precisa strategia di marketing con l’obiettivo di modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, spezzando così l’indissolubile legame tra cibo e natura», ha evidenziato il consigliere regionale. «La produzione non aiuta neppure a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto basata su brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali con inevitabili ripercussioni socio-economiche di enorme gravità». Soranzo entra anche nello specifico: «Il Nutriscore, poi, sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato e promosso dalle autorità francesi, rappresenta uno strumento fuorviante rispetto agli obiettivi che si pone, in quanto va a sanzionare immeritatamente prodotti ad alto livello qualitativo e di genuinità quali quelli tipici della dieta mediterranea e della tradizione agroalimentare del nostro Paese. Questo sistema di etichettatura non fornisce infatti al consumatore le informazioni necessarie per comprendere la genuinità, la qualità e la bontà di un prodotto alimentare, andando ad equiparare produzioni come l'olio extravergine di oliva a surrogati alimentari di infima qualità».

Coldiretti

Il Consiglio Regionale, condividendo le finalità della petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico, sostenuta da una grande mobilitazione popolare che in tutto il Paese ha visto la raccolta di oltre mezzo milione di firme e il sostegno autorevole anche del mondo accademico e scientifico, con la mozione impegna la Giunta regionale ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili a proseguire nella fondamentale azione di tutela della salute dei cittadini e del patrimonio agro-alimentare in armonia con i contenuti del recente D.M. MASAF del 20/3/2023.

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