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Dossier Unesco, i sindaci del Parco minimizzano ma una consigliera di Torreglia va all'attacco: «Inaccettabile»

Dopo i consiglieri comunali di Teolo e Monselice dove uno ha votato contro e l'altro si astenuto, sulla vicenda del documento portato nei consigli comunali senza essere verificato la consigliera di Torreglia, Maria Centrella: «Subito una interrogazione». Nel suo stesso consiglio siede anche il vice presidente del Parco Colli, Antonio Scarabello

Il pasticcio del dossier da spedire a Parigi sulla candidatura a riserva della biosfera Unesco non smette di fare discutere. Se i sindaci, ne abbiamo sentito più di qualcuno, minimizzano o hanno un atteggiamento ecumenico, e parlano di errori che si possono correggere, di opportunità di crescita del territorio che non va persa. Dimenticando forse, che quello per cui si corre è il riconoscimento di un luogo che dovrebbe a maggior ragione divenire un'oasi, mentre sembra che l'unica idea di sviluppo sia ancora quella di costruire, cosa che si evince anche non volendo. Ma nell'area del Parco Colli c'è a chi questa cosa del "dossier copiato male" non è andata proprio giù.

Se abbiamo giò detto del consigliere comunale di Teolo, Andrea Peruzzo, e del consigliere comunale di Monselice, Francesco Miazzi, ecco che da Torreglia si alza un'altra voce critica su quanto avvenuto. Critica e anche un po' sorpresa. Si tratta della consigliera comunale d'opposizione Maria Centrella, architetta che è stata eletta nelle fila della lista Torreglia Riparte, civica con orientamento di centro sinistra. All'opposizione c'è pure la Lega dove è presente il vice presidente del Parco Colli, anche lui neo eletto, Antonio Scarabello che ha votato chiaramente a favore. A Torreglia la maggioranza è guidata dal sindaco Marco Rigato, che a sua volta ha vinto con una civica che guarda a Udc e Forza Italia.

«Io posso capire che possa sfuggire la questione riguardante la fauna, ma accreditare luoghi come il Monte Grappa ai Colli Euganei oppure confondere il nome di un comune per un altro, mi sembra paradossale. Ma la cosa davvero grave è che si porta in consiglio comunale un documento che nessuno ha neppure letto. Se il modus operandi rispetto ai documenti che si votano, è questo, non oso neppure pensare...» , ci dice la consigliera Centrella. «Alla votazione non c'ero perché non potevo partecipare alla seduta. Ne avevo informato il sindaco che da un lato ha convocato quasi con urgenza il consiglio e dall'altra mi ha rassicurata del contrario», ci spiega. «Avevo anche chiesto se era possibile fare la riunione dei capigruppo sull'argomento, e invece non si è neppure fatta». Lo sta leggendo il dossier.«Non avrei mai colto la questione della fauna, ripeto. E non competeva neppure a me perché non era il mio gruppo a portarlo in consiglio, il documento da votare. Ma che i nomi di alcuni luoghi sono errati e che un altro non appartiene geograficamente ai Colli Euganei. Sono originaria dell'Irpinia ma abito a Torreglia da trent'anni. A maggior ragione chi ci è nato avrebbe dovuto accorgersene. Lo avessero letto». Porterà per questo in consiglio una interrogazione. «Questa vicenda cosa mi deve far pensare? Che anche tante altre cose che vengono portate in consiglio sono fatte in questo modo? Dubbi ne vengono, eccome se ne vengono». 

Maria Centrella, consigliera comunale di Torreglia

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