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Dossier Unesco: il presidente Frizzarin nega errori e parla di bozza, ma il documento è negli albi pretori dei 15 comuni

Il presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin nega che il dossier presenti degli errori e smentisce quanto pubblicato dal nostro sito. Ma il documento che avrebbe dovuto essere inviato a Parigi per la candidatura dopo essere stato votato da 15 consigli comunali e sottoscritto da altrettanti sindaci è scaricabile da tutti gli albi pretori ed è proprio quello "copiato" male

Per arrivare alla firma congiunta di 15 sindaci dei comuni che compongono il Parco Colli, i consigli comunali hanno votato la mozione che accoglieva la candidatura Unesco. E lo hanno fatto, pubblicando nell'albo pretorio il dossier poi controfirmato in pompa magna da tutti i primi cittadini guidati dal neo presidente dell'ente, Alessandro Frizzarin. Tutti i comuni, incluso quello di Teolo, il municipio dove il presidente Frizzarin siede in giunta. E' Assessore allo Sport, Bilancio e Tributi, Commercio, Agricoltura e Attività Produttive. Il Presidente però, che parla solo attraverso un ufficio stampa da quando si è insediato, ha appunto fatto diramare un comunicato, che il suo ufficio stampa dice non esserlo però anche se c'è proprio specificato nella comunicazione che lo è, in cui si assicura che quanto riportato da PadovaOggi a proposito del dossier Unesco del Parco Colli, non sia vero.

Comunicato Parco Colli-3

Si sostiene che quello diramato per smentire quanto da noi riportato sia stata semplicemente una risposta scritta alle domande di due giornaliste. Inoltre insistono sul fatto che errori non ce ne sono e che la copia di cui siamo venuti in possesso è solamente una bozza. Peccato che quella stessa bozza sia presente negli albi pretori di tutti i comuni, pure quello dove siede in giunta lui stesso. Lo si scarica facilmente da questo link

ph. 01 CS 29.08.2023_Parco Regionale dei Colli Euganei

Lo hanno votato tutti i consigli comunali, all'unanimità. Quasi tutti. A Teolo ad esempio, sempre il Comune dove siede in giunta Frizzarin, il consigliere di opposizione Andrea Peruzzo ha votato contrario. Lo stesso Peruzzo qualche mese fa, in una delle due affollatissime riunioni nate dalla volontà di tanti di dire no ad altro cemento, ha ammesso di fronte a trecento persone di aver «votato a favore della lottizzazione dell'area ex-cima, ma ho sbagliato. Non avevo capito nulla». A Monselice c'è stato un astenuto, Francesco Miazzi, ambientalista e anima del Comitato Lasciateci Respirare. Nella seduta di Monselice del 26 luglio ha fatto quel tipo di scelta.

L'area ex Cima a MonteOrtone

«Erano stati messi a disposizione - spiega Miazzi - solo 24 ore prima quei documenti. Di conseguenza è facile pensare che tutti hanno votato senza aver avuto il tempo di leggere». La battaglia contro la presenza dei cementifici nella Bassa va avanti da anni e probabilmente Miazzi sperava di trovare un accenno a questo in vista della candidatura. Invece non c'è traccia. Di certo anche questo ha inciso sulla sua decisione di astenersi. Contro Mab non sono neppure quelli del Comitato Spontaneo No Cemento Monteortone: «non siamo contrari alla candidatura perché potrebbe essere un’opportunità per il territorio, siamo contrari al dilettantismo che sembra si sia materializzato in questa proposta che anche cercando di entrare nel merito di quanto scritto sembra lunare e decontestualizzata. Da tempo siamo impegnati nel contrastare una scellerata proposta di lottizzazione di uno degli angoli più belli dei Colli Euganei, area in pieno Parco Colli ma che ha già avuto il nulla osta proprio dalla direzione tecnica del Parco Colli e questa è la nostra finalità. Non possiamo però non porre all’attenzione dell’opinione pubblica il fatto che in un’azienda privata una firma posta su di un documento del genere sarebbe costata cara alle tasche del funzionario che l’ha posta forse anche il licenziamento», fanno notare con amaro sarcasmo. 

Ass. No cemento, Monteortone

Tornando al dossier "copiato" male,  non è solo una questione di refusi, di specie di uccelli che non sono presenti sui Colli ma sul Grappa sì, di dimenticarsi di sostituire una dicitura con un'altra, ma leggendo non può sfuggire che si parla di ben 62 progetti già in corso, avviati durante la fase di candidatura e che servono a raggiungere gli obiettivi di riserva della Biosfera di cui però non c'è nessuno che ne sappia nulla. Inoltre sulla fauna sono citate anche specie che non sono più presenti dagli anni Novanta. Anche sui nomi dei luoghi capita che Villa Bembiana (da Bembo) diventi Bambiana, che Frassanelle diventi Frassinelle. Questo può succedere se a curare un lavoro su un luogo come il Parco Colli sia qualcuno che non conosce il territorio. Per questa candidatura il Parco Colli ha già ricevuto 120mila euro: 20.000 dalla Regione e 100.000euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio. 

Colli Euganei - Parco Colli

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