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Cristian Bala, portiere goleador ed eroe (non) per caso della domenica dell'Albignasego (VIDEO)

Il portiere della squadra di Vecchiato è il protagonista della giocata del week end: uno splendido tuffo di testa al 97' che ha pareggiato i conti a Schio

L'eroe della domenica dell'Eccellenza Veneta ha un nome e un cognome: Cristian Bala, professione portiere dell'Albignasego, autore del gol del pareggio al 97' nel 3 a 3 tra lo Schio e la compagine padovana. Un gol alla Pippo Inzaghi, in tuffo di testa dentro l'area piccola, o per restare nei giorni nostri come il trevigiano Provedel, con cui condivide un passato da attaccante, per qualche partita, ai tempi della cantera del Rovigo: «Una volta ho segnato su calcio di rigore in categoria Giovanissimi», ricorda il classe 1998. «E in un'altra occasione causa indisponibilità di tanti miei compagni in avanti, forse quando ero Allievo, ho indossato i panni dell'attaccante segnando 3 gol». 

Insomma, possiamo dire che il feeling con il gol viene da lontano? «Diciamo di si dai».

Racconta che partita è stata prima del tuo gol. «Sette minuti finali sciocchi e da panico, Una partita che sembrava in nostro controllo nel primo tempo, mentre nella ripresa abbiamo subito troppo il ritorno dello Schio. Prima il rigore al 65', poi il pareggio di Calgaro su cui continuo a nutrire dei dubbi e poi una sciocchezza nostra al 95' con sorpasso vicentino. Sembrava un film dell'orrore, una storia che non avrei mai voluto raccontare ai miei amici».

Diciamo che alla fine la storia è volta a lieto fine grazie alla tua rete, da vero rapace dell'area piccola. «L'arbitro Gallo concede due minuti di recupero in più, sull'ultimo corner mi rivolgo alla panchina e chiedo quanto manca. Mister Vecchiato con mister Buso (preparatore dei portieri dell'Albignasego ndr.) mi ordinano di andare dentro. Prima faccio un movimento sul primo palo, la palla in realtà arriva sul secondo, con la sponda area di un mio compagno. Sul pallone vagante mi tuffo di testa in area piccola, incoccio la sfera e poi ho visto solo il pallone in fondo la rete».

Che emozioni hai provato? I tuoi compagni non solo ti hanno sommersi di abbracci, ma erano proprio felici per te. «Emozione a 1000, non lo posso nascondere. Forse nemmeno un rigore parato al 90' ti fa provare tutta questa adrenalina. Nella carriera di un portiere il compito è parare, più che vestire i panni del bomber, ma diciamo che per me questa rete è un sogno che si realizza». 

Sei uno dei leader dell'Albignasego, questo pareggio all'ultimo secondo quanta fiducia vi fornisce per il proseguo della stagione? «La squadra è composta da ragazzi fantastici, che anno dopo anno migliora a vista d'occhio grazie ad una società ambiziosa vogliosa di salire di livello. Ricordo la salvezza all'ultima giornata ad Abano tre anni fa e vedo oggi lo zoccolo duro di allora rinforzato con tanti interpreti di qualità. Anche questo dimostra che ad Albignasego si sta bene e c'è fiducia in noi. Siamo una squadra importante che può fare bene. Il percorso è quello giusto e possiamo toglierci tante soddisfazioni, a patto di gestire meglio i finali di gara. Anche contro il Mestrino Rubano (prima giornata ndr.) abbiamo subito il pari oltre il 90', quindi c'è del lavoro da fare in questo senso. Dobbiamo farci più arguti e più furbi nella gestione delle partite. C'è ancora una stagione davanti e questo pareggio ci può mettere le ali ai piedi a livello psicologico». 

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