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Monselice, capitan Mantovani vuole tutto! «Mister Antonioli è“tanta roba”, testa subito alla Vigontina»

Tanta euforia sotto La Rocca per il passaggio ai quarti di finale del Trofeo Veneto Promozione dopo la lotteria dei rigori contro il Cavarzere. Il capitano Alberto Mantovani: «Possiamo fare grandi cose con questa squadra»

L’esaltante serata dello «Stadio delle Terme» di Monteortone ha regalato a tutti gli amanti del Monselice emozioni straordinarie e da tempi passati. Brividi da «vecchio cuore biancorosso», certo, con la squadra di Antonioli che recupera due volte una situazione di svantaggio e poi conquista il passaggio del turno ai calci di rigore, ma anche molto di più.
L’eroe del mercoledì da leoni in casa Monselice è sicuramente lui, il capitano, Alberto Mantovani: prima il rigore del 2-2 nei tempi regolamentari, il penalty decisivo e poi la corsa del difensore centrale biancorosso alla Tardelli del mundial '82 sotto la curva, inseguito da tutti i compagni.
«Una scarica di adrenalina incredibile – le parole del leader difensivo biancorosso classe 1986 al sito ufficiale del Monselice Calcio – Sono le partite più belle, quelle che tutti vorrebbero giocare. Abbiamo fatto una grande gara contro un’ottima squadra e credo che il pareggio sia stato complessivamente giusto per le occasioni create da entrambe. I rigori, si sa, sono un terno al lotto ma noi in porta abbiamo Jack e possiamo pure contare su ottimi tiratori. Sono davvero contento per la gente di Monselice e per il tifo straordinario che rappresenta, a tutti gli effetti, il nostro dodicesimo uomo: i ragazzi della curva sono sempre con noi, anche ieri non hanno mai smesso di cantare e ci hanno costantemente incitato, anche sull’1-2. Dentro di me ero sicuro che l’avremmo ripresa e che saremmo riusciti a portarla a casa, in campo avevo ottime sensazioni. E così è stato. Stiamo lavorando bene e, come ho già detto in passato, abbiamo un grande staff. Il mister è “tanta roba” e anche Sado fa un lavoro importante. Ho tanta fiducia nei compagni: sono giovani, ma hanno tanta voglia di imparare e di sacrificarsi, e i risultati si vedono. Personalmente erano anni che non giocavo un ottavo di coppa e farlo a Monselice è una soddisfazione incredibile, perché qui è tutto speciale. La fascia di capitano è una bella responsabilità: rappresento i compagni, la società e il mio amico Stefano, che me l’ha consegnata e so quanto ci tiene. Ora indosso quella dell’associazione “Giorgia Libero” di cui faccio parte, la porto sempre con me. Tra l’altro ieri mi ero sentito con Stefano già nel pomeriggio: mi aveva mandato una foto dello stadio, dicendomi che avrebbe tanto voluto scendere in campo con noi. Gli ho risposto che avrei giocato anche per lui e abbiamo dato tutto. La testa va assolutamente alla Vigontina. Non abbiamo ancora fatto niente ma con questa squadra, questo gruppo e questo staff si possono davvero fare grandi cose. Un doveroso grazie va a tutti i tifosi, perché sono qualcosa di unico e di straordinario».

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