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Serie B, Cittadella: Tommy Maistrello "Ci impegneremo per raggiungere la salvezza il prima possibile"

La nuova punta del Cittadella si presenta ai tifosi e si sente pronto per la nuova avventura in maglia granata: "Non temo il salto di categoria dalla C, Ho la maturità giusta per essere qui ora"

il nome Tommy perché "è un omaggio dei miei genitori agli Who, storica band rock che aveva intitolato così un suo album che a loro piaceva molto".

Non Tommaso, proprio Tommy, come la prima opera rock della storia a firma degli Who. Anno di grazia dell'uscita del disco 1969. L'anno di Woodstock, dell'autunno caldo, non quello di nascita di Tommy Maistrello, nuovo bomber del Cittadella. Per lui bisogna volare 24 primavere dopo. Anno di grazia 1993. A quasi 30 anni, Maistrello arriva finalmente nel grande calcio. Lo fa vicino a casa, nato a Correggio solo per l'anagrafe, ma nato e cresciuto ad Abano Terme in provincia di Padova. Sulla sua voglia di rivalsa, sulla sua fame di gol e di riscatto ci scomette il Cittadella per salvarsi in questo campionato di Serie BKT. Queste le sue prime dichiarazioni da granata: 

"La trattativa per venire qui è iniziata a cavallo del nuovo anno. C’era la volontà di concretizzarla da tutte e due le parti e per questo è stata abbastanza veloce. È la mia prima esperienza in B. Ci arrivo a 29 anni e mezzo, relativamente tardi, ma la cosa non mi spaventa perché penso di essermi guadagnato questa opportunità in campo, dopo tanti sacrifici in Serie C. Ho la maturità giusta per essere qui ora, forse avrei potuto fare questo salto prima, ma nel calcio, come sapete, ci sono tanti fattori a influenzare una carriera. Io non ho rimpianti, ma ho sempre sognato di approdare a questa categoria, per cui me la voglio godere. Le mie caratteristiche? Sono una classica prima punta da area di rigore, ma so anche aiutare la squadra dialogando nello stretto e credo di potermi inserire nel gioco del Cittadella perché so attaccare gli spazi. Conosco Maniero, con cui abbiamo amici in comune, Donnarumma e Carriero, per le esperienze al Monopoli, Pavan, per un ritiro svolto assieme al Bassano parecchio tempo fa, e Vita, per averci giocato assieme nella Nazionale di Lega Pro. Il campionato cadetto l’ho sempre seguito da spettatore, perché al Renate giocavo spesso di domenica, per cui al sabato guardavo le partite. Mi sono fatto l’idea di un torneo difficilissimo ed equilibrato, in cui non esistono incontri scontati. Sarà bello da affrontare, e noi ci impegneremo per raggiungere la salvezza il prima possibile per poi, magari, provare a divertirci. Sono padovano di Abano e non per niente sono cresciuto nel vivaio della società termale, con cui ho debuttato in Eccellenza a 16 anni, prima di passare alla Primavera del Parma. Oggi vivo a Bassano, abbastanza vicino a Cittadella. Il mio idolo? Vieri, perché sono mancino come lui ed è l’attaccante che quando ero piccolino mi colpiva di più. Non a caso prenderò la maglia numero 32, che indossava anche lui."

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