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Padova inceppato, Fortin pararigori, a Legnago è un punto pieno di rammarichi

Gli uomini di Torrente mantengono l'imbattiblità fuori casa, ma non vanno oltre lo 0-0 al Sandrini. Liguori si fa parare un rigore al 14' del primo tempo da Fortin, prodotto del settore giovanile dei biancoscudati

Ripartenza a metà, allungo a metà. Il Padova mantiene l'imbattibilità in trasferta, ma non va oltre lo 0-0 contro il Legnago di Donati, mangiandosi le mani per il rigore sbagliato da Liguori al 14' del primo tempo e per il concomitante pari del Mantova contro l'Arzignano. Un punto dal sapore brodino per gli uomini di Torrente, che allunga parzialmente sul terzo posto occupato dalla Triestina, ma non accorcia sugli uomini di Possanzini. Resta il rammarico e poco altro, con un finale più confuso che giocato con raziocinio da parte dei biancoscudati. La mancanza di Radrezza in cabina regia si è sentita, con Bianchi decisamente in ombra nei 67 minuti a disposizione, Nel complesso è stata una prova grigia di un Padova ancora convalescente dopo la scoppola mantovana. Chissà se il mercato, dopo Tordini e Crisetig, potrà portare in dote a Torrente ancora qualcosina in attacco, stante la cessione praticamente definita di De Marchi al Taranto. 

Biancoscudati padroni al Sandrini, ma senza gol

Torrente preferisce Bianchi a Dezi davanti alla difesa, con Kirwan e Favale sulle fasce al posto di Capelli e Villa. Per il resto tutti confermati rispetto al lunedì sera buio contro il Mantova. Nei primi 20' il Padova chiude nella metà campo difensiva la squadra di Donati, quasi per esorcizzare e dipanare la nebbia scesa nell'ultima partita. Fusi, Bianchi e Varas danno i tempi di gioco, alzando con ritmo ed intensità il pressing su Baradji e Diaby. E proprio da un pallone strappato a quest'ultimo che nasce il rigore conquistato dal Padova, con Motoc ingenuo  in area Liguori al 13'. Il numero 21 si presenta dal dischetto, ma l'ex canterano Fortin intuisce la conclusione scialba del fantasista padovano e mantiene il risultato in parità. Di ex in ex la seconda occasione biancoscudata arriva al 18', quando Pelagatti mura la conclusione in mischia di Liguori, al termine di un'azione da corner.  

Possesso sterile, pochi sbocchi in avanti

Nella parte centrale del tempo il tema della gara diventa ancora più chiaro: il Padova controlla la gestione della palla, ma senza pungere, mentre il Legnago accetta di difendersi con pochi borbottii e un pizzico di buona sorte, come al 33', quando Fusi spizza malamente una buona idea di Liguori, non inquadrando la porta da pochi passi. Gol sciupato e per poco gol subito. Nell'unica finestra offensiva dei 45' iniziali del Legnago, Van Ransbeeck al 39' con un tiro cross dalla sinistra costringe Donnarumma ad un grandissimo colpo di reni in calcio d'angolo.

Nella ripresa nuova partenza sprint per i ragazzi di Torrente, con Bortolussi al 47' vicinissimo al vantaggio, ma il suo cabezazo si perde fuori di un niente a lato di Fortin. Liguori ci riprova da fuori area al 55', ma il suo rasoterra è facile preda per il prodotto del vivaio biancoscudato. I biancoscudati si sbilanciano e al 65' Van Rasbeeck sciupa un contropiede condotto magistralmente da Giani. Palla a lato e pericolo sventato.

Cambio tattico, il risultato resta lo stesso

Torrente poco dopo la metà della ripresa cambia uomini e sistema di gioco, togliendo Favale per Villa e soprattutto l'impalpabile Bianchi per Tordini, passando così al 3-4-2-1. Risultati? Nulli, perché esattamente come nel primo tempo la gara entra nella tipica fase da sabbie mobili, con tante interruzioni di gioco per falli più o meno tattici. Ad un quarto d'ora dalla fine Torrente rivolta nuovamente la squadra, azzardando un 4-2-4 con l'ingresso di Capelli sulla destra, Palombi riferimento centrale con Liguori in teoria libero di svariare ovunque e Tordini largo a sinistra. Inizia la gara dei lanci lunghi e della ricerca dell'episodica, con Donati che sfiora il colpaccio con Baradji al 78', mentre un minuto dopo Villa sciupa una clamorosa occasione al 79'. Nel finale succede di tutto. Diaby si fa sbattere fuori dopo un alterco con Liguori, lasciando i suoi in 10 nei minuti di recupero, mentre i biancoscudati ci provano più con il cuore che con la ragione a portare a casa i 3 punti. 

Questo il tabellino della gara del Sandrini: 

LEGNAGO-PADOVA 0-0 
PRIMO TEMPO 0-0 

LEGNAGO (3-4-1-2)
Fortin 7; Pelagatti 6,5, Martic 6, Motoc 6,5; Zanetti 6 (dal 31' s.t. Muteba s.v.), Baradji 6,5, Diaby 5, Boci 6 (dal 47' s.t. Noce s.v.); Van Ransbeeck 5,5 (dal 31' s.t. Franzolini s.v.); Rocco 5 (dal 13' s.t. Svidercoschi 6), Buric 5 (dal 13' s.t. Giani 6)
PANCHINA Tosi, Businarolo, Hadaji, Sbampato, Travaglini, Ruggeri, Noce, Casarotti, Viero, Sambou
ALLENATORE Donati 6,5

PADOVA (3-5-2)
Donnarumma 6,5; Belli 6, Delli Carri 6,5, Perrotta 6 (dal 31' s.t. Capelli s.v.); Kirwan 6, Fusi 6,5, Bianchi 5,5 (dal 23' s.t. Tordini 5,5), Varas 6, Favale 6 (dal 23' s.t. Villa 5,5); Liguori 5,5, Bortolussi 5,5 (dal 31' s.t. Palombi s.v.)
PANCHINA Mangiaracina, Zanellati, Crescenzi, Calabrese, Granata, Tiveron, Dezi
ALLENATORE Torrente 6

ARBITRO Ancora di Roma 1 6
ASSISTENTI Croce 6 - EL Filali 6

ESPULSI Diaby (L) al 45' s.t. per comportamento non regolamentare

AMMONITI Buric (L), Varas (P), Perrotta (P), Motoc (L) per gioco scorretto, Van Rasbeeck (L), Liguori (P) per proteste

NOTE Tiri in porta 1-4. Tiri fuori 1-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’

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