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Venerdì, 26 Aprile 2024
GUERRA IN UCRAINA

Manifestazioni in centro, Bertin: «La guerra va fermata anche con il dissenso pubblico»

Il prossimo 31 marzo cadrà l'ordinanza che vietava le manifestazioni in alcune aree sensibili del centro storico, un provvedimento preso per arginare la pandemia

«Lo scenario è cambiato: c’è una guerra alle porte di casa che va fermata anche con la dimostrazione che l’opinione pubblica è fortemente contraria al conflitto e c’è un virus che, finalmente, sta arretrando: giusto dunque allentare il divieto di manifestare». Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, si è espresso in questo modo all’uscita dall’incontro avvenuto in Prefettura nella mattinata di giovedì 3 marzo con le rappresentanze del mondo del commercio, invitate dal Prefetto Raffaele Grassi.

Le manifestazioni

Il tema riguarda l'imminente scadenza del 31 marzo, quando l'ordinanza che vietava le manifestazioni in alcune aree sensibili del centro storico cadrà. «Ci sono delle priorità – ha continuato Bertin – e oggi questa priorità si chiama “stop alla guerra”. Per quanto ci riguarda, apprezziamo che siano stati esclusi i venerdì pomeriggio, i prefestivi ed i festivi, momenti importanti per il commercio cittadino e dunque da ritenere oggettivamente “franchi” se vogliamo non penalizzare un settore che deve già fare i conti con un calo dei consumi di dimensioni importanti. L’auspicio – ha concluso Bertin – è che la guerra ceda il passo alla pace, che questo determini un raffreddamento del rialzo dei costi dell’energia e dell’inflazione e che il virus, che ha pesantemente condizionato la vita di tutti, non costituisca più fattore di contrasto tra i favorevoli ed i contrari al vaccino. Venire in città deve sempre essere un piacere ed entrare nei negozi per un’esperienza di acquisto un “booster” di fiducia della quale sentiamo da due anni la mancanza». 

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