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Padova sul podio dei Comuni che paga prima le fatture, Giordani: «Non è un caso, l'ho preteso io»

È uno dei dati emersi da un’analisi condotta da Centro Studi Enti Locali sui tempi di pagamento dei debiti commerciali registrati dai Comuni nel 2023. Prima della città del Santo solo Pordenone e Grosseto

Il Comune di Padova è tra gli enti locali che paga prima le fatture. È uno dei dati emersi da un’analisi condotta da Centro Studi Enti Locali sui tempi di pagamento dei debiti commerciali registrati dai Comuni nel 2023. Entro il 31 gennaio di ogni anno, le amministrazioni pubbliche devono pubblicare sul proprio sito istituzionale l’indice annuale di tempestività dei pagamenti riferito all’anno precedente. Questo indicatore misura a quanti giorni di distanza dalla ricezione di una fattura o richiesta di pagamento sono stati mediamente saldati i debiti commerciali contratti dall’ente. Stando a una rilevazione effettuata da Centro Studi Enti Locali, alla data del 2 febbraio 2024 il 27% delle città capoluogo di provincia italiane risultava aver mancato questa scadenza. Le amministrazioni che non hanno messo a disposizione in tempo il dato medio annuale relativo all’anno 2023 sono in tutto trentuno. Di queste, venti sono città del Mezzogiorno e delle isole, cinque del centro Italia e sei del nord. I tempi medi di pagamento dei più importanti comuni italiani si stanno tendenzialmente accorciando e si sono mediamente ridotti di 4 giorni nell’arco del 2023, rispetto all’anno precedente.

I numeri delle province

Le città capoluogo di provincia l’anno scorso hanno pagato i propri fornitori, mediamente, in 27 giorni, centrando quindi l’obiettivo fissato nel 2022 dalla norma di riferimento, il decreto legislativo 231 del 2002, che prevede che i debiti commerciali debbano essere saldati entro 30 giorni dalla data di ricezione della fattura o richiesta di pagamento (salvo accordi specifici, in casi particolari, che estendano questo limite fino a 60 giorni). Dietro a ogni media spesso si nascondono realtà molto eterogenee e questo caso non fa eccezione. Sul podio dei comuni capoluogo virtuosi ci sono Pordenone, Padova e Grosseto che hanno saldato i propri debiti, l’anno scorso, in poco più di 8 giorni, con oltre 21 giorni di anticipo rispetto al tempo massimo concesso dal nostro ordinamento.

Maglia nera

La maglia nera resta salda nelle mani di Napoli che si conferma invece la grande città italiana con i tempi medi di pagamento più lunghi. Nel 2023 ha saldato i propri debiti, mediamente, in 173 giorni, poco meno di 6 mesi. Un risultato ancora lontanissimo dall’obiettivo dei 30 giorni fissato dalla legge ma che denota comunque un significativo balzo in avanti rispetto al passato. Al penultimo posto della classifica c’è Chieti, che ha impiegato mediamente 3 mesi a saldare i propri debiti (91,85 giorni, contro i 99,47 del 2022), seguita da Catania con 66,77 giorni (contro i 70,55 del 2022). Su Palermo, altra grande città che storicamente ha avuto tempi di pagamento superiori alla media, resta un punto interrogativo posto che il dato diffuso sul sito sembra essere incongruo (-65,4 giorni) e si presume sia destinato ad essere rettificato.

Il sindaco Giordani

«Il risultato che oggi abbiamo nel realizzare tempi di pagamento virtuosi non nasce per caso - commenta il sindaco, Sergio Giordani - .Se si analizzano i dati dei tempi di pagamento dal 2014 ad oggi si può notare che si è passati da un ritardo nei tempi di pagamento rispetto alla scadenza di quasi 28 giorni (oltre i 30 giorni dall’emissione della fattura) a pagamenti medi di 8 giorni dall’arrivo della fattura. Uno degli obiettivi che mi sono posto quando mi sono insediato è stato quello di migliorare i tempi di pagamenti ai fornitori che lavorano per il Comune di Padova, non solo perché oggi è diventato un obbligo di legge, ma facendo alcune semplici considerazioni. Se un’azienda o un professionista sanno che i pagamenti sono fatti celermente è invogliato sia a partecipare ai bandi di gara fatti dal Comune, ma anche ad offrire condizioni migliori con un risparmio sulle forniture, sui lavori, sui servizi. Le fatture non sono pezzi di carta o semplici file. Dietro ogni fattura ci sono lavori, servizi svolti da persone, dipendenti, che ricavano il reddito dal proprio lavoro e pagare in tempo utile le imprese vuol dire garantire un reddito ad intere famiglie. Sostanzialmente, se consideriamo il Comune una delle aziende più importanti del territorio abbiamo investito nel diffondere il concetto del ruolo sociale dell'azienda comune, migliorando i processi lavorativi. Considerate che il Comune di Padova fra fatture e stipendi immette liquidità nel sistema per 386 mila euro (anno 2023, ndr). Ecco quindi che ancora una volta Padova si pone ai vertici nazionali per indicatori di efficienza - chiude Giordani - .E questo non può che darmi grande soddisfazione, certamente era un obiettivo strategico di buon governo che mi ero dato e abbiamo raggiunto ma ancora una volta devo evidenziare come il merito vada anche a dei collaboratori e dirigenti pubblici molto professionali che lavorano ogni giorno per dare il meglio ai cittadini e al nostro territorio».


 

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