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Alzheimer, è possibile diagnosticarlo prima dell'insorgenza? La ricerca dell'Università

Il progetto di Arianna Menardi punta a studiare la presenza di alterazioni nella comunicazione tra le diverse aree cerebrali, che si ipotizzano essere presenti negli stadi primordiali della patologia

Arianna Menardi, ricercatrice dell’Università degli Studi di Padova, si è aggiudicata assieme ai colleghi Claudia Carrarini, Lorenzo Gaetani, Fausto Roveta e Giacomo Siano l’edizione 2023 del Bando Agyr - Airalzh Grants for Young Researchers.

Alzheimer

Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer), Associazione toscana con sede a Barberino di Mugello, continua così ad impegnarsi per poter arrivare ad “un domani senza Alzheimer”. Con i 300mila euro stanziati per il Bando Agyr 2023, infatti, è stata toccata “quota” 1.2 milioni di euro, una cifra che, nel corso di 4 anni, è stata assegnata per sviluppare 26 progetti di ricerca sul tema della diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e degli stili di vita. «Anche quest’anno, grazie alle donazioni private e al supporto delle aziende - afferma la professoressa Alessandra Mocali, presidente di Airalzh Onlus - siamo stati in grado di premiare cinque giovani ricercatori che hanno presentato progetti di ricerca selezionati tra oltre 100 domande ricevute. L’obiettivo della nostra Associazione è contribuire, giorno dopo giorno, allo sviluppo della Ricerca medico-scientifica sulle demenze e sull’Alzheimer, una malattia "silente" che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, è destinata a crescere sempre di più. Con i bandi Agyr diamo così un’opportunità a dei giovani ricercatori, di sviluppare carriere indipendenti e, allo stesso tempo, portare avanti la ricerca di valore in Italia su questa terribile malattia».

Bando

I vincitori del Bando Agyr 2023, che svilupperanno i rispettivi progetti di ricerca in Università e centri d’eccellenza in tutta Italia (Padova, Roma, Torino, Pisa, Perugia), hanno un’età inferiore ai 40 anni ed hanno elaborato progetti originali che sono stati finanziati con importi che variano da 48mila euro a 60mila euro circa sulla base delle richieste e della valutazione del Comitato Tecnico Scientifico di Airalzh.

Arianna Menardi

Arianna Menardi, ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova con dei trascorsi di studio all’estero fra cui University of Liverpool e Harvard Medical School (Stati Uniti), è al lavoro sul progetto di ricerca “Studio delle alterazioni nelle connessioni funzionali del cervello come indicatori precoci della malattia di Alzheimer nelle persone a rischio”. Con questo progetto si punta a studiare la presenza di alterazioni nella comunicazione tra le diverse aree cerebrali, che si ipotizzano essere presenti negli stadi primordiali della patologia, prima ancora dell’insorgenza dei sintomi. In un sistema complesso come il cervello, si crede che queste alterazioni definiscano una “mappa” spaziale che guida l’emergere di successivi danni cerebrali. Si ipotizza anche che queste mappe di alterazione nella comunicazione cerebrale siano specifiche per patologia, questo permetterebbe di distinguere precocemente tra la malattia d’Alzheimer ed altre forme di demenza.

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