Riciclaggio di denaro attraverso una banca abusiva cinese: tredici arresti
Oggi 19 marzo le fiamme gialle di Vicenza hanno messo a segno una maxi operazione che ha riguardato anche la provincia di Padova. Otto indagati sono finiti in carcere, 5 ai domiciliari. Sequestri per un milione e mezzo di euro
Maxi operazione oggi 19 marzo messa a segno dalle Fiamme Gialle. Dalle prime ore della mattinata odierna, un dispositivo composto da 80 militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, con l’ausilio di un’unità cinofila “cash dog” del Gruppo di Tessera (Venezia), il supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Venezia e dei Reparti territoriali competenti (Gruppi Padova, Verona e Brescia), sta dando esecuzione, fra le province di Vicenza, Venezia, Padova, Verona e Brescia, a provvedimenti restrittivi emessi dal Gip di Vicenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le misure restrittive
Nello specifico stiamo parlando di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 indagati (8 in carcere e 5 ai domiciliari). Di un decreto di sequestro preventivo per un importo, pari al profitto illecito generato dal sodalizio, di un milione e 500mila euro. E' stato inoltre notificato un decreto di perquisizione locale presso le abitazioni e le aziende riferibili ai 18 indagati. Capitolo indagini, i finanzieri hanno ricostruito operazioni di riciclaggio di contanti trasportati dall’estero verso l’Italia, attraverso almeno 556 “viaggi”, per circa 110 milioni di euro provenienti da frodi fiscali realizzate da società dedite prevalentemente al commercio di materiali ferrosi. Il denaro inviato all’estero veniva successivamente retrocesso ai clienti italiani, al netto delle commissioni medie spettanti all’organizzazione pari circa all’1,5% delle somme movimentate, attraverso l’utilizzo di uno “sportello bancario abusivo” della cosiddetta “China underground bank”.
