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Martedì, 30 Aprile 2024
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Iscrizioni all'anagrafe di figli di coppie omogenitoriali, Lorenzoni: «Giordani fa bene»

Su questa quesione, dopo l'inizio della udienze civili vista l'impugnazione di quegli atti da parte della Procura, si è espresso anche il consigliere regionale, Arturo Lorenzoni, che appoggia la scelta del primo cittadino di Padova, di cui è stato il vice prima di essere eletto in Regione

Il caso della registrazione dei figli di coppie omogenitoriali all'anagrafe patavina, con il riconoscimento di entrambi i genitori, continua a far discutere e ad alimentare il dibattito politico. Su questa quesione, dopo l'inizio della udienze civili vista l'impugnazione di quegli atti da parte della Procura, si è espresso anche il consigliere regionale, Arturo Lorenzoni, che appoggia la scelta del primo cittadino di Padova, di cui è stato il vice prima di essere eletto in Regione: «Esprimo il mio massimo sostegno al sindaco Sergio Giordani: fa bene a continuare a iscrivere nel registro dell’anagrafe del Comune di Padova i bambini nati da coppie omosessuali, nonostante la Procura stia impugnando tutti i relativi atti”. Il consigliere regionale Arturo Lorenzoni chiarisce che «quella che sta conducendo il primo cittadino è una grande battaglia di civiltà a cui mi associo, senza se e senza ma».

Lorenzoni sostiene la scelta dell'amministrazione patavina: «In particolare - evidenzia Lorenzoni - concordo pienamente con Giordani quando afferma che la vita delle persone è molto più avanti della legge. Siamo chiamati a prendere atto che esistono pure situazioni familiari con genitori dello stesso sesso, senza alcun tipo di giudizio da parte nostra. La vita stessa ci insegna che “non esiste un amore genitoriale di serie A e uno di serie B. In primo luogo viene sempre il bene maggiore dei minori». Infine un auspicio:«Mi auguro che la norma che regola la materia si adegui presto alla realtà, ovvero che si colmi questo vuoto legislativo, nella libertà di scelta che ciascuno deve avere nel Paese che io auguro a tutti, soprattutto ai miei figli”. Da ultimo, il consigliere regionale ricorda che «alcuni di questi bimbi oggi hanno 6 anni: di punto in bianco, si sono visti privati di un genitore, per legge. Anzi, per una mancanza del legislatore. Il sindaco Giordani senta tutto il mio sostegno e di tantissime altre persone: la sua azione è altamente meritoria».

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