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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Lorenzoni: «Esterrefatto dalle dichiarazioni di Giordani su una nuova candidatura di Zaia in Regione»

Giordani si è detto favorevole alla ipotesi di un terzo mandato per Zaia, parere che ha creato malcontento anche tra i suoi alleati a Palazzo Moroni. Ma uno che queste parole le ha trovate davvero fuori posto è l'ex vice sindaco di Padova, Arturo Lorenzoni, che nelle ultime regionali era l'unico candidato opposto a Zaia

Inevitabile, non poteva essere altrimenti, che le parole di Sergio Giordani su un eventuale nuovo mandato per la guida della Regione, a Luca Zaia. Un terzo mandato, che tecnicamente sarebbe il quarto visto che è presidente della Regione Veneto dal 7 aprile 2010, subentrando a Giancarlo Galan di cui era il vice. Giordani si è detto favorevole a questa ipotesi, cosa che ha creato inevitabilmente malcontento anche tra i suoi alleati a Palazzo Moroni, specie nel Pd. Ma uno che queste parole le ha trovate fuori posto è l'ex vice di Giordani, Arturo Lorenzoni che nelle ultime regionali era l'unico candidato opposto a Zaia.

«Sono esterrefatto dalle dichiarazioni del sindaco Sergio Giordani, il quale sostiene apertamente la candidatura di Luca Zaia in Regione. Anch’io riconosco le qualità del presidente, ma sono perfettamente consapevole della grande differenza tra il suo modo di intendere l’impegno politico e il mio. Diverse le priorità, così come le modalità di rapportarsi con il territorio, le imprese, le persone e i loro bisogni, soprattutto i più fragili che oggi soffrono veramente. Abbiamo due idee profondamente differenti in merito alle strade che portano benessere in Veneto», la premessa del consigliere regionale. «Possibile che Sergio Giordani non si renda conto da che parte sta? Oggi mi verrebbe semplicemente da chiedergli: da che parte stai?», domanda rivolgendosi a Giordani, Lorenzoni. Il professore universitario coglie l'cccasione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Nel 2020 ho fatto il massimo, compatibilmente con i mezzi, non soltanto economici, a mia e a nostra disposizione. È chiaro che all’epoca c’era forse chi remava contro, all’interno. Un fatto imbarazzante. Una dinamica politica che va chiarita immediatamente al fine di non generare una perdita di identità nel mondo democratico». In molti sostengono che, alle ultime elezioni regionali (settembre 2020), il sindaco Giordani, nel abbia votato per il governatore del Veneto uscente Luca Zaia anziché per Arturo Lorenzoni, ossia colui che, fino ad un paio di mesi prima, era stato il suo vice a Palazzo Moroni. Ma è solo una supposizione, molto gettonata, però.

Lorenzoni ci torna su quei giorni: «Io ce l’ho messa tutta nel 2020 e continuo quotidianamente a lottare per mettere in luce i limiti dell’amministrazione Zaia: asseconda e non guida le dinamiche sociali ed economiche. Ma se sono gli alfieri della mia parte politica i primi a non riconoscere la differenza tra il conservatorismo leghista e la visione dinamica del mondo democratico, la strada per ottenere il consenso e assicurare un futuro prospero alla nostra Regione diviene non in salita. È impercorribile. Mi auguro che l’amico Sergio realizzi tutto questo e corregga la sua uscita infelice», la stoccata a Giordani da parte di Lorenzoni, conscio del fatto che mai il primo cittadino farà un passo indietro rispetto a questa posizione.

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