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ELEZIONI 2022

Peghin: «Impedirò ai miei assessori di utilizzare la loro immagine in spazi comunali»

Il candidato sindaco del centrodestra torna sulla polemica lanciata dalla Lega, che è andata dritta alla Corte dei Conti per denunciare Giordani, accusandolo di aver utilizzato soldi, spazi e campagna vaccinale per fini elettorali. Propone il patto per la comunicazione

«Farò un regolamento preciso di comunicazione e non permetterò a nessuno dei miei assessori di mettere la faccia su manifesti e spazi a pagamento del Comune». Il candidato sindaco del centrodestra Francesco Peghin (appena uscito dalla quarantena dopo 12 giorni d'isolamento perché positivo al Covid) torna sulla polemica scatenata dalla Lega, che ha annunciato di voler portare Sergio Giordani alla Corte dei Conti. Per il Carroccio, il sindaco avrebbe usato la campagna per promuovere il vaccino per fini elettorali sprecando quindi anche denaro pubblico. Giordani ha replicato difendendo la sua scelta e rivendicandola.

Peghin

«Ammetto che guardando i manifesti affissi in tutta la città il dubbio è venuto anche a me, come a molti cittadini che me ne hanno parlato negli ultimi mesi - sostiene Peghin - .Naturalmente a Padova aspettiamo tutti che i ministeri prima, e la Corte dei Conti poi, possano esprimere rapidamente il loro giudizio, fiduciosi che, qualunque esso sia, non danneggi comunque l'immagine della nostra città. Da cittadino che ha a cuore le risorse che il Comune investe per la città, e non per l'immagine dei propri amministratori, mi impegno a portare in giunta entro le prime quattro settimane di amministrazione un documento che chiamerò "patto per la comunicazione trasparente e la partecipazione permanente con i cittadini».

Il patto di comunicazione

«Il primo punto di questo patto regolerà per me e per tutti i componenti della squadra di giunta i tempi e i modi della comunicazione - spiega Peghin - .E sarà assolutamente impedito, anche rispetto a iniziative di comunicazione legate ad emergenze, l’utilizzo dell'immagine personale degli amministratori in spazi di comunicazione a pagamento finanziati dal Comune, in particolare nei mesi vicini alle elezioni. Esistono già molte regole definite dallo Stato sulla comunicazione istituzionale e sulle quali vigila anche un'autorità. Ma serve comunque che sia l'amministrazione a darsi un rigore nel rispetto delle tasche dei padovani. E mai come ora questo rispetto dovrebbe essere una priorità per chi ha la responsabilità di governare Padova, dopo due anni di crisi economica e sociale generata dalla pandemia e nel pieno di una crisi energetica che sta impoverendo tutti. Il Comune può, e deve, impegnarsi per spendere meglio i soldi dei padovani». Peghin parla quindi già da capo di una squadra, che qualora dovesse vincere dovrà includere esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Lo ascolteranno?

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