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Tram, via libera del Consiglio comunale alla terza linea. Il centrodestra: «Progetto illusorio»

Battaglia in aula sulla variante per il Sir2, che entro la fine del mese sarà approvata anche da Vigonza e Rubano. L'opposizione non ci sta, ma non riesce a fermare l'opera: «L’amministrazione comunale mette nero su bianco che il completamento dell’opera dovrà avvenire entro il 2026 passando attraverso 450 procedure di esproprio. Impossibile»

C'è il via libera del Consiglio comunale all'accordo di programma per la terza linea del tram che collegherà Rubano a Vigonza. A fine aprile, i tre Comuni coinvolti dal Sir2 hanno espresso consenso unanime all’approvazione della proposta di accordo di programma, ma solo con l'ok di tutte e tre le assise si potrà dare il via libera alla parziale variante al Piani degli Interventi. Tra il 9 e il 29 maggio, al protocollo degli enti interessati sono pervenute 10 osservazioni: 3 accolte, una parzialmente accolta e 6 non accoglibili. Il Consiglio comunale oggi, 22 giugno, ha approvato l’accordo di programma, mentre Rubano e Vigonza lo faranno, rispettivamente, il 27 e il 29 luglio. Successivamente, il 30 giugno, verrà pubblicato l’atto e, trascorsi 15 giorni, la variante urbanistica sarà effettiva. Oggi però è stato anche il giorno della commissione molto calda sul tram. All'ordine del giorno infatti c'era il discusso contratto di subappalto tra Alstom e Caf per la produzione delle vetture del sistema tranviario di Padova e il punto sullo stato di attuazione e sul cronoprogramma.

Pd

«Da molti anni si attendeva una risposta in termini di mobilità sostenibile ed efficiente per la linea est-ovest da Vigonza a Rubano - dichiara a Padova Oggi il capogruppo del Pd, Gianni Berno - .Il Pnrr ha rappresentato una grande opportunità per finanziare una quota significativa di questa linea del tram. Ma la cosa piu’ importante è che con questa linea si andrà ad attivare il cosiddetto sistema Smart che permetterà con diverse linee (come avviene in altre città) di raggiungere in modo capillare i punti piu’ significativi della città e anche in questo caso di due importanti Comuni limitrofi. Il voto di stasera che approva l’accordo di programma che coinvolge i Comuni interessati è un tassello importante in vista di un progetto che dovrà essere realizzato entro il 2026 come previsto dalle attuali norme sul Pnrr. Padova si è fatta trovare pronta con una progettualità importante nel segno della sostenibilità e dell’efficienza e ha ottenuto questi importanti finanziamenti di quasi 500 milioni di euro che cambieranno in positivo il volto e la vivibilità della città, raccogliendo ovviamente la condivisione del Ministero competente che ha già recentemente stanziato ulteriori 80 milioni a dimostrazione della bontà del progetto. Il sindaco e la maggioranza hanno messo nel loro programma questa progettualità come uno degli elementi chiave per la città e anche su questo abbiamo ottenuto un vasto consenso elettorale, ed è quello su cui ci impegneremo per portare a termine questa sfida non facile ma fondamentale».

Forza Italia

«Piuttosto che di linee tram e sistemi smart obsoleti, che metteranno a ferro e fuoco la nostra città aggravandone il traffico già caotico, Padova dovrebbe dialogare con i Comuni contermini per risolvere le gravi emergenze riguardanti la viabilità - sostiene Roberto Moneta, consigliere comunale di Forza Italia, in opposizione alla giunta Giordani - .È noto che i Comuni della cintura urbana riscontrano un notevole aumento demografico rispetto a Padova, scaricando però il peso delle loro auto in transito sulla nostra viabilità urbana. I comuni contermini, infatti, se da un lato abbassano l'età media, dall'altro poi utilizzano i servizi  e le scuole superiori del capoluogo. Nelle ultime settimane, nonostante le scuole siano terminate, i lavori sulla tangenziale e quelli lungo la prossima linea del tram congestionano completamente il traffico durante tutta la giornata, creando almeno 12 ore di punta consecutive. Da qui le domande sorgono spontanee: Perché non vengono create strade di sfogo e circumnavigazione nei Comuni limitrofi? Perché il nostro Comune non si fa promotore del progetto GRA grande raccordo anulare di Padova lasciandolo dimenticato in un cassetto? Perché il Sindaco di Padova e medesimo Presidente della Provincia non coinvolge gli altri Sindaci in un ragionamento degno di una città metropolitana? Visto che altri Comuni ora stanno cedendo ai malaugurati prolungamenti delle linee ferrotramviarie, ritengo sia primario e doveroso studiare insieme come evitare il traffico di attraversamento che ricade oggi su Padova e sulle tangenziali esistenti. È necessario - chiude il forzista - analizzare i flussi delle auto e ad esempio ragionare sulla necessità di una nuova tangenziale, a servizio della zona industriale, affiancata all'autostrada fra i caselli di Padova sud e Padova est. Le auto esistono, non possiamo eliminarle con uno sciocco di dita e nemmeno con il già fallimentare progetto del tram padovano».

Fratelli d'Italia

«La delibera relativa all’accordo di programma tra i Comuni di Padova, Rubano e Vigonza per la realizzazione della linea Sir 2 e sistema Smart sembra uscita dal cilindro di un prestigiatore e come tale è palesemente illusoria - sostiene invece il capogruppo di Fratelli d'Italia, Matteo Cavatton - .L’amministrazione comunale mette nero su bianco che il completamento dell’opera dovrà avvenire entro il 30 giugno 2026 passando, tra l’altro, attraverso 450 procedure di esproprio ed i tempi necessari per il completameto dell’iter burocratico successivo all’approvazione della proposta di deliberazione. A conti fatti, la maggioranza prende in giro i padovani dichiarando di poter consegnare all’utenza  18 chilometri di linea tramviaria in meno di 2 anni, quando per i 14 chilometri del Sir 1 di anni se ne sono impiegati 5. Molte le ragioni di estrema preoccupazione: in primo luogo la quasi certa perdita dei finanziamenti provenienti dal Pnrr che poi andranno coperti con i soldi dei padovani a carico dei quali, non a caso, la maggioranza ha già votato per aumentare l’addizionale Irpef a partire dal 2024. Ma non è da trascurare anche lo stralcio del bacino di laminazione previsto nel territorio del Comune di Rubano, soprattutto dopo quanto è accaduto con l’alluvione che ha interessato la regione Emilia Romagna. Purtroppo i giochi di prestigio del Sindaco e della sua Giunta non divertono nessuno e saranno amaramente disvelati dall’esito fallimentare delle loro incaute promesse».

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