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Cittadella, mister Gorini: «Le punte possono fare di più, temo la qualità dello Spezia»

Il ritorno di Antonucci al Tombolato, il tabù Spezia da vincere. Il tecnico veneziano analizza in conferenza stampa l'impegno che attende i suoi ragazzi nel 18°turno del campionato di Serie BKT, l'ultimo impegno casalingo dei granata in questo 2023

Dopo il pari contro il Modena, il Cittadella - in serie positiva da sei gare - si rituffa nel campionato alla ricerca di tre punti di platino contro il rilanciato Spezia di coach D'Angelo. Queste le dichiarazioni di mister Gorini nella consueta conferenza stampa della vigilia: «Amatucci e Baldini non saranno della partita», riconosce il tecnico granata. «Per il resto siamo tutti a disposizione. Contro il Modena siamo partiti male, non riuscendo nei primi 25' a trovare le distanze giuste. Poi siamo entrati in partita, imponendo il nostro gioco e facendo una grande prestazione. Se vogliamo ambire a stare in alto, bisogna eliminare approcci alla gara come quelli di Modena».

Tatticamente contro il Modena si è rivisto l'Albero di Natale. Opzione da mantenere anche contro lo Spezia, squadra di qualità, o torna al sistema con le due punte? «Lo Spezia è una squadra tecnicamente molto forte, con giocatori di grande qualità e costruita per andare in A. Sino ad oggi ha deluso, ma arrivano da due vittorie e sembrano avere ritrovato la strada giusta. Ci attende una gara molto difficile. Che poi sia 4-3-2-1 o 4-3-1-2 cambia poco, ne ho parlato post rifinitura proprio con le punte di questo argomento. Sto ancora valutando su come partire perché ho vari interpreti da mettere in campo. È un bel vantaggio avere dei dubbi». 

Che cosa ha detto agli attaccanti durante la riunione? «Gli ho detto che possono fare tutti di più e possono creare un maggior numero di occasioni. Il gol ce l'hanno nelle corde, tutti. I 3 gol Pandolfi sono pochi per le sue qualità, proprio come i 2 di Maistrello, Magrassi e Pittarello. Abbiamo parlato con tutti loro su dove e come devono migliorare».

Negli ultimi 6 precedenti il Cittadella non ha vinto contro i liguri. Si può parlare di bestia nera? «Storicamente non è una delle squadre migliori contro cui scendere in campo, allo stesso modo mi viene da dire che contro il Pisa in Toscana abbiamo vinto spesso e quest'anno siamo usciti sconfitti. Queste statistiche sono fatte per essere battute. L'obiettivo è vincere, come sempre. Serve concentrazione e fare le cose provate in settimana».

Torna al Tombolato Mirco Antonucci. È il pericolo principale di casa Spezia? «Lui è molto legato a questo ambiente, tanto che ci è venuto a trovare un paio di volte in questi mesi. D'altronde qui si è rilanciato ed ha trovato l'ambiente ideale per crescere ed affermarsi. Domani per 90' sarà un avversario, dovremo cercare di metterlo nelle condizione di non fare bene. Oltre a lui hanno tanti altri giocatori che possono farti male, come Verde, Pio Esposito, Kouda, Bandinelli, Cassata. Anche se hanno due squalificati, temo la grande qualità dei liguri, soprattutto dalla metà campo in su».

Cittadella e Spezia sono le due squadre che vincono più duelli in campo, ma i suoi giocatori sono anche quelli che ne perdono di più. Come se lo spiega? «Dobbiamo migliorare. Se perdiamo i duelli è perché dobbiamo fare meglio nell'1 contro 1. Forse serve un po' di convinzione in più. I risultati aiutano, stiamo migliorando, ma la statistiche dicono che possiamo crescere».

Da novembre, sei risultati utili consecutivi: come sta vivendo questo momento il Cittadella? «Questo periodo lo stiamo vivendo bene. Se abbiamo fatto cinque vittorie significa che siamo migliorati. Poi il pericolo di sentirsi arrivati a livello inconscio ci può essere sempre, ma in settimana abbiamo lavorato tanto su questi aspetti. Serve stare sul pezzo fino a martedì e poi ci saranno 8 giorni di riposo».

La settimana scorsa eravate a caccia del record di 6 vittorie consecutive. Domani siete a caccia della quarta affermazione di fila in casa, fatto mai avvenuto in B. «Il fattore campo non esiste più o comunque si sente di meno rispetto al passato, per fortuna! A me interessa che in casa o fuori ci sia sempre la mentalità vincente. Ci sono state annate in cui abbiamo vinto di più in trasferta. In fin dei conti i punti sono sempre uguali».

Tessiore è solo un trequartista nelle sue idee o può tornare a fare la mezzala? «Lui nasce come mezzala, ma per me può fare bene il trequarti ed è un ruolo che può fare bene. Anche lui ho fatto vedere degli aspetti su cui può migliorare e deve mettersi in testa che può essere un vantaggio giocare in questa posizione. È un ragazzo intelligente, sa che fare due ruoli gli conviene e sta crescendo molto. Sicuramente troverà spazio».

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